Tra virgolette dalla Camera dei Comuni

Così Sarkozy rafforza l'intesa cordiale con Londra e la presenza francese a Kabul

David Carretta

“E' in queste mura che la vita politica moderna è nata. Senza il vostro Parlamento, la democrazia parlamentare non sarebbe esistita sotto questa forma nel mondo. E' grazie alla pratica parlamentare che avete imposto la democrazia parlamentare come migliore garanzia contro la tirannia. La pratica parlamentare è stata al servizio della protezione delle libertà individuale: è una lezione che voi britannici avete dato al mondo”.

“La forza del popolo britannico è quella di un popolo libero, che si determina per se stesso e che è pronto al più grande sacrificio per difendere la propria libertà”.

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    “E' in queste mura che la vita politica moderna è nata. Senza il vostro Parlamento, la democrazia parlamentare non sarebbe esistita sotto questa forma nel mondo. E' grazie alla pratica parlamentare che avete imposto la democrazia parlamentare come migliore garanzia contro la tirannia. La pratica parlamentare è stata al servizio della protezione delle libertà individuale: è una lezione che voi britannici avete dato al mondo”.

    “La forza del popolo britannico è quella di un popolo libero, che si determina per se stesso e che è pronto al più grande sacrificio per difendere la propria libertà”.

    “Francia e Inghilterra, ci siamo affrontati per secoli. Ci siamo combattuti a lungo, non perché eravamo troppo diversi, ma perché ci assomigliavamo troppo. Fino al giorno magico in cui abbiamo capito che quel che ci unisce è più importante di quel che ci divide, che abbiamo dei valori comuni da incarnare e da proporre al mondo. Questa alleanza ha avuto un nome 'l'intesa cordiale'. Onestamente dovremmo parlare di intesa amicale. Cerchiamo di fare di questa stima un'amicizia sincera. La civilizzazione occidentale il progresso, la democrazia, la libertà sono il frutto di secoli di dialogo ininterrotto tra i nostri filosofi, i nostri responsabili politici, i nostri popoli. La Francia non dimenticherà mai che nel momento in cui era sull'orlo dell'annientamento” è stata l'Inghilterra a salvarci. “In nome del popolo francese sono venuto a dirvi un grazie eterno. Non abbiamo diritto di dimenticare quel che i giovani britannici hanno fatto per la libertà del popolo francese. La Francia non dimenticherà mai. Il sangue inglese, il sangue scozzese, il sangue irlandese, il sangue gallese mescolati al sangue francese nella melma delle trincee della prima guerra mondiale. L'accoglienza al generale De Gaulle, l'eroica resistenza del popolo britannico, senza la quale tutto sarebbe stato perduto, la bella giovinezza venuta da tutto l'impero britannico per sacrificarsi sulle spiagge della Normandia”.

    Siamo “come due fratelli. Quel che i popoli possono compiere insieme è molto più grande di quello che possiamo fare separati. Insieme siamo più forti che soli uno a fianco all'altro”.

    “Dobbiamo fare delle nostre differenze delle complementarietà. Mai la Francia e il Regno Unito sono stati così vicini e così legati l'una all'altra. Mi sia permesso di salutare Londra diventata la settima città francese. Il numero di cittadini britannici che hanno scelto di vivere in Francia non è mai stato così elevato”.

    “Siete diventati un modello, un riferimento. Dobbiamo ispirarci da quel che avete sofferto questi 20 o 30 ultimi anni. Quello che ammiriamo è la capacità di cambiare per precedere la marcia del mondo, restando fedele a se stesso. E' la via delle riforme. I vostri principi devono permettere di affrontare la globalizzazione anche dall'altra parte della Manica. La Francia deve apprendere a guardare nei suoi vicini quel che hanno fatto meglio, più forte e prima. Riconoscere che altri hanno fatto meglio sul cammino delle riforme. Dobbiamo ispirarci da un'esperienza riuscita, la vostra. Le riforme le porterò fino alla fine. Non sono stato eletto per inclinarmi davanti alle fatalità”.

    “Insieme scriviamo una nuova pagina, quella di una nuova fraternità franco-britannica per il XXI secolo. Più intesa, più cooperazione tra noi. Tutto lo giustifica. Se il Regno Unito e la Francia vogliono più giustizia insieme, allora il mondo sarà più giusto. Se lottano insieme per la pace, il mondo sarà più pacifico. Se si uniscono per affrontare la crisi economica, allora il mondo sarà più prospero. Se parliamo con una stessa voce, chi potrà rifiutare di ascoltarci?”.

    “L'Unione europea è la nostra opera comune, a voi e a noi, è un'opera di pace, di democrazia e prosperità. L'Europa ha bisogno del Regno Unito. Non possiamo costruire un'Europa prospera, democratica e efficace senza il Regno Unito. E il Regno Unito, come la Francia, ha bisogno dell'Europa".

    In Europa “troppo a lungo abbiamo consacrato la nostra energia a dibattiti istituzionali che ci dividevano. Il trattato di Lisbona è imperfetto ma mette fine agli scontri del passato. E dobbiamo consacrare la nostra energia a progetti concreti: lotta al cambiamento climatico, l'energia, l'immigrazione, la difesa (...). Il Regno Unito e la Francia devono agire nella stessa direzione".

    “Credo alla necessità della Nato. Credo all'amicizia storica con gli Usa. E allo stesso tempo penso che l'Europa debba essere capace di assicurare la sua sicurezza”.

    “Il motore franco-tedesco è indispensabile, ma non è sufficiente. E per unire i 27 abbiamo bisogno di questa nuova intesa franco-britannica”.

    “In Afghanistan si gioca una partita essenziale. La Francia proporrà di rafforzare la sua presenza. Non possiamo accettare un ritorno dei talebani e di al Qaida a Kabul, la sconfitta ci è vietata anche se la vittoria è difficile”.

    “Insieme i nostri due paesi sono determinati a fermare le ambizioni nucleari dell'Iran”.

    “Insieme siamo determinati a far cessare la tragedia e lo scandalo del Darfur”.

    “Insieme dobbiamo batterci per il rispetto dei diritti umani, delle identità culturali, delle identità religiose. E' il messaggio che Francia e Regno Unito devono portare alle autorità cinesi nel caso del Tibet. Una soluzione ci sarà solo con un dialogo tra il Dalai Lama e il governo di Pechino”.

    "Su tutte queste questioni dobbiamo agire insieme. Abbiamo la stessa visione dell'avvenire".

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