Contro i catastrofismi
Il '29 è già finito?
Forse si intravede un po' di sereno all'orizzonte bancario, con miglioramenti maggiori in Europa che negli Usa ma rilevanti nel complesso. Come spiegava ieri il Financial Times, la paura dei fallimenti bancari diminuisce. Per esempio, c'è stata la caduta verticale del costo medio dell'assicurazione delle 25 maggiori banche europee, sceso rispetto a marzo di circa 100 punti da quota 160 a 60.
Forse si intravede un po' di sereno all'orizzonte bancario, con miglioramenti maggiori in Europa che negli Usa ma rilevanti nel complesso. Come spiegava ieri il Financial Times, la paura dei fallimenti bancari diminuisce. Per esempio, c'è stata la caduta verticale del costo medio dell'assicurazione delle 25 maggiori banche europee, sceso rispetto a marzo di circa 100 punti da quota 160 a 60. Tre settimane fa assicurare un milione di euro di una grande banca europea costava circa 17 mila euro, mentre ora costa attorno agli 8 mila euro. Le ragioni di questa svolta sono più d'una. Innanzitutto, ormai molte delle banche importanti sono venute allo scoperto, se non altro in relazione agli obblighi connessi alla presentazione del consuntivo dell'esercizio 2007. E hanno fatto emergere le loro minusvalenze dovute a investimenti in mutui immobiliari americani o europei scarsamente esigibili e in altri prodotti finanziari in crisi. Le minusvalenze – per quanto riguarda l'Europa – sono più consistenti per le banche svizzere e per quelle inglesi che per le banche dell'area dell'euro. Ma nessuna grande banca rischia il dissesto in queste tre aree finanziarie fra loro connesse. D'altra parte le iniezioni di liquidità della Bce hanno consentito alle banche dell'euro di raccogliere mezzi sufficienti per garantirsi notevoli margini di liquidità. Sulla base della maggiore liquidità immessa dalla Bce e soprattutto della formazione di nuovo risparmio nell'area europea e di afflussi di capitali dall'area del dollaro, si è anche determinata una situazione più favorevole per il mercato europeo delle obbligazioni bancarie. Ora le banche possono vendere sul mercato i mutui immobiliari che erano rimasti nei loro portafogli, spesso fuori bilancio, in veicoli speciali. Siccome la domanda è buona, la coda di invenduto che si era formata appare in via di smaltimento. Ovviamente ciò non significa che si trovino compratori per i mutui scarsamente esigibili. Significa che il mercato incomincia a sentire la necessità di tornare agli investimenti in titoli prodotti dall'attività bancaria e smerciati dalle banche, come prima della crisi. Ma gioverà riflettere sull'accaduto.
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