Gli appunti di Christian Rocca da New York

Perché i democratici votano Hillary da quando Obama ha vinto

Christian Rocca

Hillary ha vinto le primarie democratiche in Kentucky con il 65 per cento dei voti contro il 30 per cento di Obama che, a sua volta, ha vinto in Oregon 57 a 42. Barack Obama, in un grande discorso in Iowa, lo stato dove tutto è cominciato, ha detto di aver raggiunto la maggioranza dei delegati “pledged”, cioè quelli eletti, e di fatto sembra aver offerto a Hillary la vicepresidenza. Hillary ha detto che andrà avanti nella corsa, che Obama non ha la maggioranza dei delegati perché vanno tenuti in contro anche quelli di Florida e Michigan (si vota domenica 31) e che è passata in testa nel numero dei voti popolari.

    Hillary ha vinto le primarie democratiche in Kentucky con il 65 per cento dei voti contro il 30 per cento di Obama che, a sua volta, ha vinto in Oregon 57 a 42. Barack Obama, in un grande discorso in Iowa, lo stato dove tutto è cominciato, ha detto di aver raggiunto la maggioranza dei delegati “pledged”, cioè quelli eletti, e di fatto sembra aver offerto a Hillary la vicepresidenza. Hillary ha detto che andrà avanti nella corsa, che Obama non ha la maggioranza dei delegati perché vanno tenuti in contro anche quelli di Florida e Michigan (si vota domenica 31) e che è passata in testa nel numero dei voti popolari. A decidere saranno i superdelegati, ma Hillary deve covincerne più del 70 per cento. Il prossimo turno, a parte la decisione del 31, è il primo giugno a Portorico, dove è Hillary la favorita, poi il 3 si vota negli ultimi due stati, Montana e South Dakota. Da quando Obama ha praticamente vinto, i democratici hanno preso a votare Hillary. Più della metà degli elettori clintoniani continuano a dire che non voteranno Obama a novembre e un terzo dice che voterà McCain: improbabile, ma intanto anche Geraldine Ferraro ha detto che voterà il senatore repubblicano. Non male: due recenti candidati vicepresidenti, Ferraro e Lieberman, hanno detto che voteranno McCain. Farei un pezzo raccontando questo. In fondo allego il discorso di Obama in Iowa, ma anche l'intervento di Joe Lieberman alla cena di gala di Commentary (The Norman Podhoretz lecture) dove spiega perché la sinistra e Obama hanno tradito l'antica tradizione di politica estera del partito democratico, così come McGovern fece negli anni Settanta, e praticamente si mette a disposizione di McCain come vicepresidente (è una voce che circola con insistenza).

    Sono stati resi noti i dati della raccolta fondi di Obama e degli altri. Ad aprile Obama è andato così:

    Nuovi donatori: 200.000
    Il 94 per cento dei contributi era sotto i 200 dollari
    Il 93 per cento era di 100 dollari o meno
    Il 77 per cento dei contributi era di 50 dollari o meno
    Il 52 per cento dei contributi era di 25 o meno
    Numero totale di donatori sino alla fine di aprile: 1.475.000
    Totale delle donazioni raccolte: 2.929.000 milioni
    Donazione media: 91 dollari
    Somma raccolta in aprile: $31.3 milioni (più altri 600,000 dolalri per le elezioni generali)

    Cash on Hand: 37.3 milioni di dollari (più altri 9.2 milioni per le elezioni generali)

    Leggi il discorso di Obama in Iowa.

    Leggi l'articolo di Stefano Pistolini "Il popolo di Obama".