Il ministro ombra per le riforme Sergio Chiamparino

Piero Vietti

L'“andi” è quello del piemontese: tranquillo, che non vuole dar fastidio, quasi anonimo; ombra, appunto. Ma fastidio lo dà, Sergio Chiamparino, e parecchio. Sulla Tav è andato contro la sua stessa maggioranza di sinistra nel consiglio comunale di Torino e in Piemonte ora ha fondato la sua corrente del Pd con Mercedes Bresso.

    L'“andi” è quello del piemontese: tranquillo, che non vuole dar fastidio, quasi anonimo; ombra, appunto. Ma fastidio lo dà, Sergio Chiamparino, e parecchio. Sulla Tav è andato contro la sua stessa maggioranza di sinistra nel consiglio comunale di Torino e in Piemonte ora ha fondato la sua corrente del Pd con Mercedes Bresso. Consigliere comunale del Pci nella cintura torinese, poi eurodeputato e parlamentare, diventa sindaco quasi per caso nel 2001 (subentrando in piena campagna elettorale a Domenico Carpanini, candidato per il centrosinistra e morto d'infarto); grazie alle Olimpiadi è riuscito a conquistare molti torinesi anche non di sinistra arrivando a battere Rocco Buttiglione con più del 66 per cento di preferenze nella corsa al secondo mandato. Tifoso torinista, ha salvato il Torino Calcio dal fallimento nel 2005. Durante i suoi anni Torino esce dal cliché città-triste/morta/dormitorio. L'assenza improvvisa di un monarca a Torino può avere accelerato questo processo. Ma il Chiampa c'era.

     

     

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.