Corteggiamenti

Annalena Benini

Scarlett Johansson è la regina delle gattemorte: sbatte gli occhioni e chiede al mondo, stupita, come mai un uomo “come il senatore, sempre in viaggio e sempre impegnato, abbia trovato il tempo di rispondere alle mie e-mail personali”. “E' fantastico, perché sento di sostenere qualcuno di reale e di avere un vero dialogo con lui”.

    Scarlett Johansson è la regina delle gattemorte: sbatte gli occhioni e chiede al mondo, stupita, come mai un uomo “come il senatore, sempre in viaggio e sempre impegnato, abbia trovato il tempo di rispondere alle mie e-mail personali”. “E' fantastico, perché sento di sostenere qualcuno di reale e di avere un vero dialogo con lui”. Stranissimo in effetti, che Barack Obama abbia risposto alle e-mail adoranti di una delle bionde più sexy del mondo (che va in giro dichiarando “Il mio cuore appartiene a Barack Obama”, “Sono fidanzata con Barack Obama”): lei gli scriveva, dopo i dibattiti televisivi, “bravo, ti sei fatto valere”, e lui rispondeva dilungandosi per “ben più di due o tre righe”, cose come: “E' stato difficile, ho dovuto rispondere a una domanda sciocca dopo l'altra”, e allora lei di nuovo, in un carteggio sincero, democratico e sul filo del pre-rimorchio (il passo successivo è: se ti va di mangiare una cosa con me ti racconto come salverò il mondo). Scarlett ha sostenuto Obama fin dall'inizio (lui, avendo già lei, ha potuto rifiutare gentilmente l'endorsement di Angelina Jolie, bellissima e umanitaria ma non così giovane e fintamente ingenua), Obama le ha confessato che ha visto tutti i suoi film (“sa, lui è un grande appassionato di cinema”, ha detto all'intervistatore) e che preferisce “Lost in Translation” (con Scarlett e Bill Murray a Tokio. Molto applaudito, l'essenza è: alla fine non trombano), loro due si sono incontrati spesso, “qualche minuto qua, qualche minuto là, ma la prima volta più a lungo, a un evento privato per i supporter”. Scarlett è stata la star assoluta, cardigan e coda di cavallo, del video elettorale “Yes, we can”, dove molta bella gente in bianco e nero ha messo in musica brani di discorsi di Obama (lei ha detto: “E' stato molto poetico”, e vorrebbe ripetere la performance dal vivo). Scarlett (che è la bocca dei rossetti de L'Oreal e non si è rifatta nulla, come dimostra “L'uomo che sussurrava ai cavalli”, in cui era una bambina ed era già così) è disposta a tutto per sostenerlo, dice che vuole “aumentare la consapevolezza delle persone su Obama e sulle sue politiche”, ed è la dimostrazione assoluta che Barack è un divo hollywoodiano. Come potrebbe una ragazza bionda di vent'anni con labbra e tette vere, attrice, ragazzina prodigio, musa di Woody Allen, saccente, che ha anche inciso un disco per competere con Alanis Morrisette, la ex del fidanzato in carica, entusiasmarsi così per l'anziano McCain, arrivare a corteggiarlo via e-mail?

    Il pound dei rapper neri
    Michelle Obama non sarà contenta (nessuna donna, per quanto ambiziosa e concentrata sull'obiettivo, sarebbe felice di vedere gironzolare intorno al marito assente una star sexy con la metà dei suoi anni, e sapere che lui risponde volentieri alle e-mail a qualsiasi ora del giorno e della notte – e magari una volta o due non ha risposto a Michelle al telefono perché era troppo impegnato). Come se non bastasse la stanno massacrando di critiche, ha scritto ieri Maureen Dowd sul New York Times (“Adesso che Hillary è fuori scena i repubblicani sparano contro Michelle Obama, lo sport nazionale è ‘Ammazza la strega'”). Però Michelle Obama è una tosta, immersa nella cultura pop, molto più di Scarlett Johansson (che adora fare la santarellina abbonata all'Economist): la sera della vittoria contro Hillary Clinton, Michelle si è congratulata con Barack, dopo averlo abbracciato, con un gesto immortalato da tutto il mondo: pugno contro pugno, il gesto dei rapper neri. Si chiama pound, adesso ne parlano tutti, è già di moda e Scarlett non sa nemmeno cosa sia.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.