Il ritratto di Massimo Calearo

Massimiliano Lenzi

La mamma è sempre la mamma. Per questo il profilo di Massimo Calearo, imprenditore del nordest (scritto tutto attaccato) e parlamentare del Pd, più che dal suo business, comincia con la signora Lucia Cimin, 75 anni ben portati

    La mamma è sempre la mamma. Per questo il profilo di Massimo Calearo, imprenditore del nordest (scritto tutto attaccato) e parlamentare del Pd, più che dal suo business, comincia con la signora Lucia Cimin, 75 anni ben portati, la donna che lo ha messo alla luce. Lei, mentre i giornali scrivevano del salto nei Palazzi romani del figliolo, ha messo pure qualche candela alla Madonna (i veneti, in fondo, sono ancora democristiani) ma nulla da fare. L'ex presidente di Federmeccanica, alla guida del gruppo che porta il suo cognome e si occupa di telecomunicazioni, ha varcato il Rubicone. Risultato, oggi è veltroniano nonostante Walter sia in difficoltà persino dentro al Pd e dalle antenne veicolari, uno dei business di famiglia, saltella sui banchi di Montecitorio. Nelle orecchie, quando la canicola romana spinge al bucatino più che a lavorare, gli risuonano le parole della mamma, da Isola Vicentina: “I tuoi 52 anni – ripete la signora - fanno sì che io non possa interferire. Ricorda però sempre che noi siamo la tua famiglia: su di noi puoi contare”.