Un giudice ha deciso che le ricerche di 1.113 vittime non identificate devono fermarsi

Perché nella discarica dell'undici settembre non si possono più piangere i morti

Giulio Meotti

Sul sito internet del World Trade Center Families for Proper Burial si contano gli anni, i mesi, i giorni, i minuti e i secondi trascorsi dall'attentato alle Torri Gemelle di New York.

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    Sul sito internet del World Trade Center Families for Proper Burial si contano gli anni, i mesi, i giorni, i minuti e i secondi trascorsi dall'attentato alle Torri Gemelle di New York. L'associazione, che per motto ha “ceneri alle ceneri e rifiuti alle discariche”, concentra gli sforzi delle famiglie delle vittime dell'11 settembre che chiedono una degna sepoltura per i resti dei loro cari. Reclamano la loro Arlington. Perché delle 2.974 vittime, 1.113 non sono mai state identificate. Un mese dopo l'attentato, finite le ricerche di sopravvissuti al crollo delle torri, iniziò l'evacuazione delle macerie. 108.342 i camion impiegati per portare tutto il materiale alla discarica di Fresh Kills, a qualche chilometro da Manhattan, la più grande pattumiera al mondo riaperta per l'occasione, dove la bandiera americana sventola come sopra “l'avamposto di una spedizione governativa su un pianeta contaminato” ha scritto in “American Ground” William Langewiesche. La “discarica dell'11 settembre” è al centro di una guerra giuridica fra le famiglie delle vittime e il municipio. I familiari chiedono di poter continuare le ricerche dei resti delle 1.113 vittime perché si scoprono resti umani in continuazione. Il giudice Alvin Hellerstein della Corte federale di New York ieri ha deciso però che le ricerche si fermeranno e che le famiglie non avranno ciò che chiedono perché continuare a smuovere quelle due milioni di tonnellate “non riconsegnerà i morti ai loro cari”. (sul Foglio di oggi tutta la storia)

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    • Giulio Meotti
    • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.