Certosa Crawford

Annalena Benini

Villa Certosa è molto più di una residenza estiva da premier, ed è molto più di Crawford, in Texas, dove George W. Bush spacca la legna e sposa la figlia, davanti a un altare di vera pietra del Texas, con la torta di pesche e il cappello da cowboy.

    Villa Certosa è molto più di una residenza estiva da premier, ed è molto più di Crawford, in Texas, dove George W. Bush spacca la legna e sposa la figlia, davanti a un altare di vera pietra del Texas, con la torta di pesche e il cappello da cowboy. Villa Certosa è qualcosa senza precedenti, un posto dove si simulano eruzioni vulcaniche e terremoti di festeggiamento, il luogo del cuore e della famiglia allargata, ma anche il posto delle visite ufficiali dei potenti della terra (Tony Blair e la moglie erano incantati, sconvolti, ipnotizzati, il Cav. aveva la bandana e cantava in napoletano e in francese, Vladimir Putin indossava magliette aderenti e non smetteva di sorridere, Hosni Mubarak si è tenuto le chiavi e si ferma fino a venerdì anche se il padrone di casa è tornato a Roma, perché vacanze così fanno la storia e Berlusconi non resiste a comportarsi da califfo con gli ospiti). Non c'è niente di paragonabile in Europa: Nicolas Sarkozy ha accesso al forte Bregançon, in Provenza, dove fa jogging nei fine settimana e dove Jacques Chirac venne fotografato nudo mentre scrutava le barche, posto molto chic ma poco scintillante; il premier inglese ha diritto a una bellissima villa fané, a Chequers, in campagna, che però d'estate non è il massimo della vita, non c'è nemmeno la piscina: ed ecco allora che scattano gli inviti, le ville alle Bermuda prestate dagli imprenditori, le vacanze in barca, le polemiche (e i voli Ryanair di Blair con tutta la famiglia per dimostrare di non essere uno spendaccione estivo); Luis Zapatero va sempre alle Canarie, a La Mareta, per concessione dello stato spagnolo (un po' come Napolitano a Castel Porziano); ad Angela Merkel piacciono Ischia e le Dolomiti. Ma il sogno di ogni uomo di potere, d'estate, è Villa Certosa (anche per chi ride dei cactus, di Apicella, dell'eliporto e dell'atmosfera inevitabilmente Billionaire): per quanto possa essere imponente e grandiosa, nessuna persona equilibrata infatti potrebbe desiderare vacanze nella dacia russa di Vladimir Putin (con gare di arti marziali e pesca di storioni, tutti in tuta da ginnastica). L'estate dev'essere dolce e luccicante, con scottature cheap e camicie sgargianti, piedi nudi, tacchi alti e rotocalchi: l'estate è Sardegna, per il mondo intero, e il miraggio massimo è Villa Certosa.

    Il miraggio della Sardegna. Il Cav. ha fatto costruire un Luna Park per i nipoti, e ha anche pensato di fare il G8 direttamente dentro casa, tra gli ulivi e le aragoste, con passeggiata riflessiva nel parco botanico. Anche a Crawford, in Texas, c'è un sacco di spazio per ballare, per camminare, per guidare il pick-up, per atterrare con l'elicottero (ed è una residenza privata, conquistata, arredata dai Bush), ma la mozzarella texana è un'altra cosa, e fuori dal ranch non c'è Porto Rotondo, ma un emporio che vende tazze per la colazione con la faccia di George e Laura, cervi di peluche con la maglietta: “I' m republican”, e pollo fritto a colazione. L'estate è Sardegna, è sole e mare, canzoni alla luna, pettegolezzi, riappacificazioni, balli e centimetri di pelle da sbirciare. Nessun premier è più estivo di Berlusconi, nessuna vacanza presidenziale potrà mai competere con un invito a Villa Certosa.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.