Riforme

Perché vogliamo salvare l'occidente vizioso e relativista

Angiolo Bandinelli

La faccenda è, se non altro, imbarazzante. Per chi ha il gusto della perfidia, potrebbe anche essere divertente e solleticante. Sì, perché, dopo tanto montar di critiche, accuse, anatemi in stile heideggeriano contro l'occidente adesso tutti si sbracciano a salvarlo.

    La faccenda è, se non altro, imbarazzante. Per chi ha il gusto della perfidia, potrebbe anche essere divertente e solleticante. Sì, perché, dopo tanto montar di critiche, accuse, anatemi in stile heideggeriano contro l'occidente e i suoi vizi e peccati, il suo materialismo, il suo relativismo, l'eclissi di dio e il nichilismo dilagante, l'indifferenza verso l'uomo, ecc., adesso che il malcapitato pencola sull'orlo della catastrofe tutti si sbracciano a salvarlo. L'idea di una bancarotta generale, che faccia pulita dell'ipermercato globale con i suoi egoismi laicisti, terrorizza i banchieri e i governi, ma anche i moralisti e le cassandre più incontenibili. C'era, per la verità, anche chi vedeva l'individuo avviarsi ai luminosi pascoli del cielo grazie al culto dei subprime e degli hedge funds praticato allo Stock Exchange. In America, sia quella clintoniana che quella bushiana, l'avvento era predicato dai fondamentalisti (per fortuna la chiesa cattolica non si è lasciata incantare ed è restata sempre diffidente dinanzi a certe americanate).

    Oggi però l'invocazione è bipartisan. Tutti d'accordo: “Salvate l'occidente!”, perfino – ecco la contraddizione, anche questa bipartisan – facendo intervenire lo stato a sostegno del liquido bancario. Ieri il Leviatano era l'oppressore dell'individuo, adesso ci si dice che questa tesi era dottrinarismo, astratta retorica. Non si sente comunque nessun pulpito che proponga, quale ricetta per la salvezza, l'invocazione all'intervento divino. Non mi pare di aver sentito nessuna autorità religiosa, di nessuna denominazione, invitare i fedeli alla preghiera, come avviene quando si tratti di salvare, che so, il bambino con la tonsillite o la vedova in distrette. Il Papa ha voluto ricordare che i soldi svaniscono e che solo la parola di dio è solida, ma è sembrata piuttosto una battuta ironica che l'avvio di una campagna pastorale.

    Un cardinale honduregno ha ammonito che l'attuale crisi è colpa della generale mancanza di etica e di moralità pubblica, ma è rimasto isolato. Analisti finanziari e cassettisti continuano a restarsene incollati dinanzi ai monitor che registrano le variazioni borsistiche e le fluttuazioni dei cambi. Il loro dio resta Mammona. Vogliono rimetterlo sugli altari, altro che storie. Poteva mancare l'intervento di uno di quegli oracolari filosofi francesi che imperversano sulla stampa? No, e infatti eccone uno, autorevole, avvertirci che la crisi non è solo economico-finanziaria, ma è soprattutto “di valori”. Anzi, è una crisi “post-moderna”. Il papa si è limitato alla sobria battuta sopra ricordata, questo instancabile spadaccino delle libertà proclama, sarcastico: “Procapitalisti e anticapitalisti si accontentano di poco, esorcizzando la ‘follia': sia quella di un sistema vampiresco [allude al comunismo] sia quella febbrile del guadagno nei trader-speculatori”.

    Le loro denunce toccano solo “pseudocause”, e invece “i grandi fallimenti economici (…) sono crisi dell'ethos capitalista”. E allora anche lui, dàlli al borghese: vuoi quello “provvidenziale” delle origini, vuoi quello “in preda al panico” per la crisi del '29, vuoi quello timoroso dei totalitarismi rossi e neri e dunque “cosciente della propria finitudine”, vuoi infine, dopo la cauta del muro di Berlino, il borghese “performativo”, con la sua fede “postmoderna” per la quale “il dire è il fare”. Costui ostenta la “morte di dio” e predica “la morte dei diavoli”, ma con la sua incosciente euforia provoca “bolle economiche ma anche politiche”. Ahimè, ammonisce il filosofo, “la mancanza di Cassandra uccide”, la storia è sempre “tragica” e “stupida”. Vi regnano assieme “l'azzardo, la corruzione e l'avversità”, vide giusto solo Platone, che auspicava l'avvento della “'phronesis', una intelligenza che sta in guardia”. Sarà pure così ma nel frattempo, accidenti, che succederà ai miei risparmi?