Dateci brioches

Annalena Benini

Quanto sia superfichissimo Sky l'abbiamo detto. Come non potremo mai più vivere senza, anche. Ci ha venduto per qualche decina di euro al mese un po' di mondo. A guardare Ilaria D'Amico che incanta di pomeriggio i tifosi appellandosi accorata alle famiglie e al momento difficile fasciata in un tubino nero da gran sera viene un po' da ridere.

    Quanto sia superfichissimo Sky l'abbiamo detto. Come non potremo mai più vivere senza, anche. Ci ha venduto per qualche decina di euro al mese un po' di mondo: si può fingere di guardare David Letterman senza mai gettare un occhio ai sottotitoli, ci si può stordire di partite e di meravigliose serie americane, parlarne a cena, farci sopra della sociologia, sentirsi sempre appena tornati da New York. E in tempi di crisi si può anche taccagnare su quei quattro euro in più al mese e sul rigido Cav. che contro la sua stessa essenza tassa il sogno, la boccata d'aria, le ultime risate. Però alla fine, a guardare il nuovo spot di Sky che dice: anche le uova di struzzo godono dell'Iva al dieci per cento (avranno cinque milioni di entusiasti abbonati, queste uova?), a guardare Ilaria D'Amico che incanta di pomeriggio i tifosi appellandosi accorata alle famiglie e al momento difficile fasciata in un tubino nero da gran sera (mentre le mogli e le donne della domenica passano accanto alla tivù grugnendo: attento che ti è caduta la mascella), viene un po' da ridere.

    Si ride anche perché Silvio Berlusconi sceglie sempre luoghi assurdi (Sofia, Tirana) per fare i suoi proclami, ma la guerra delle brioches combattuta da quelli che ritengono miserabile la social card e poi si indignano perché il povero compagno Murdoch sarà costretto (ma con cinque milioni di abbonati dovrebbe essere generoso come la sua nuova immagine umanitaria richiede) ad aumentare di quattro euro il canone della pay tivù, ovvero televisione satellitare a pagamento preferibilmente vista su televisori al plasma appesi ai muri, è follia prenatalizia, è puro intrattenimento, con Ilaria D'Amico conduttrice in scarpe di Prada e lacrime agli occhi. Chi ha già l'abbonamento a Sky rinuncerà a un cappuccino alla settimana per sentirsi parte della Storia e del popolo in lotta contro i soprusi, Rupert Murdoch potrebbe intanto abbattere il costo del giornalino mensile con le programmazioni, che è orrendo e non è nemmeno omaggio.

    Senza brioches non si può vivere, e il Cav. l'ha scoperto un po' prima degli altri, ma bisognerebbe anche saper scegliere quando mettersi addosso la faccia seria o quando farsi una risata (“Vietato Vietare”, cioè la famosa puntata del Costanzo Show con le star strapagate in difesa del sostentamento pubblicitario, e non di un privilegio, faceva molto ridere), e decidere anche quando è il caso di infuriarsi in Albania o di fare Giovanna D'Arco durante il commento alle partite. Poi, se il signor Murdoch decidesse di offrire alle signore per Natale, per “aggredire la crisi”, come dice Ilaria, il cofanetto con la nuova serie completa di Casalinghe Disperate, si potrebbe anche pensare, assai seriamente, di far cadere il governo.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.