I volenterosi carnefici di Hamas
Spetta ancora una volta a Yusuf Al Qaradawi, leader dei Fratelli musulmani in Europa, scuotere il mondo islamico, e non solo. Il più famoso telepredicatore musulmano ha lanciato una nuova fatwa: “Uccidete gli ebrei corruttori”.
Spetta ancora una volta a Yusuf Al Qaradawi scuotere il mondo islamico, e non solo. Il più famoso telepredicatore musulmano, star di al Jazeera, ha lanciato una nuova fatwa: “Uccidete gli ebrei corruttori”. Ieri il Wall Street Journal pubblicava una lunga analisi sull'“Europa che reimporta l'odio antiebraico”. Le parole di Qaradawi attecchiscono nelle comunità islamiche europee perché lui è il leader indiscusso dei Fratelli musulmani in Europa. Oltre che dell'Unione internazionale degli Ulema e del Consiglio europeo della fatwa, Qaradawi è alla guida del Consiglio scientifico del cosiddetto Istituto europeo di scienze umane di Saint-Léger-de-Fougeret (Nièvre, Francia), il centro di formazione degli imam europei legati ai Fratelli musulmani di cui è piena anche l'Italia. A Roma è stato invitato dalla Comunità di Sant'Egidio.
“Mi rivolgo agli ebrei, arroganti predatori dei servi di Allah nella terra di Allah (leggi Israele, ndr)”, ha detto Qaradawi. “Gli ebrei hanno diffuso la corruzione su questa terra e Allah li ha puniti due volte”. Elogia il re babilonese Nabucodonosor. “Ha distrutto le loro case, razziato i loro templi e bruciato le loro Torah”. Ma gli ebrei hanno ripetuto gli errori. Allah poi ha mandato i Romani a dominarli. “Gli ebrei hanno vissuto da dhimmi (sottomessi, ndr) nella nostra terra e nessun musulmano ha violato il patto”. Ma gli ebrei hanno corrotto la umma islamica. “Allah non ci dimenticherà, la sua vendetta calerà sugli ebrei traditori. Oh Allah, colpisci gli ebrei, i nemici dell'islam. Oh Allah, colpisci questa banda arrogante. Oh Allah, non sprecarne neppure uno, contali e uccidili, fino all'ultimo”. Qaradawi non è l'unico a indicare gli ebrei tutti, non soltanto i sionisti israeliani, come passibili di morte.
L'imam egiziano Safwat Hijazi ha parlato sulla tv al Aqsa, emittente di Hamas. “Mandate quei figli di scimmie e di maiali nel fuoco dell'inferno sulle ali dei missili Qassam. Gli ebrei, che sono gentili come una vipera e che si leccano le labbra come un serpente maculato, non vivranno mai in pace e armonia con noi. Meritano di essere uccisi. Meritano di morire. Uccidete i loro figli”.
Di questo antisemitismo viscerale che ha contaminato il mondo islamico parliamo con lo storico di fama mondiale Daniel Goldhagen, autore del controverso “I volenterosi carnefici di Hitler”, con cui ha scosso profondamente la coscienza del pubblico tedesco. Secondo Goldhagen, “l'islam politico ha mutuato dal nazismo il suo antisemitismo. Hamas è orientato in modo nazista e genocida verso gli ebrei. La Carta di Hamas potrebbe essere stata scritta da Himmler e Goebbels. Le novemila parole della Carta dipingono ebrei, israeliani e sionisti in modo manicheo, in conflitto non soltanto con i palestinesi, ma con l'islam. Le loro allucinazioni antisemite ricordano gli ideologi nazisti più estremi”. Secondo Goldhagen, Hamas e gli islamisti vogliono portare l'islam in una conflagrazione messianica contro Israele. “Confrontando un nemico demoniaco, Hamas è determinato a condurre il mondo islamico in un conflitto dove la stessa esistenza ebraica di Israele è un affronto contro l'islam. C'è soltanto il jihad e la distruzione. Da studioso del nazismo, sono sempre riluttante dall'usare l'epiteto ‘nazista' per i movimenti antisemiti. Ma gli ultimi cento anni hanno dimostrato di cosa sono capaci assassini sognatori come Hitler. Quindi prendo sul serio Hamas”.
Nessuna sorpresa per le schiere di manifestanti musulmani a Bologna e Milano, con i roghi di bandiere israeliane. “Ciò che è successo in Italia mi conferma il fatto che secondo l'islam politico tutto il mondo deve essere governato da questa visione totalitaria. Sono ferocemente antisemiti, identificano gli ebrei come l'avanguardia dell'occidente, il nemico principale. Hamas non è contro Israele, è un movimento di ispirazione nazista, i suoi imam predicano l'assassinio degli ebrei. Ma l'occidente non capisce che la loro guerra non è soltanto contro gli ebrei, ma contro ciò che rappresenta l'occidente come storia di idee e di civiltà. La tv palestinese afferma oggi che ‘l'islam presto conquisterà Roma, la capitale dei cattolici, la capitale crociata che ha dichiarato guerra all'islam e che ha insediato in Palestina i fratelli delle scimmie e dei maiali (gli ebrei, ndr) per impedire il risveglio dell'islam'. Nessun paese civile dovrebbe accettare questo messaggio. L'Europa dovrebbe inoltre valorizzare i musulmani che non aderiscono a questa lettura. Le società democratiche e liberali sono minacciate da questa visione religiosa e politica. E non possiamo vincere questa battaglia in solitudine”.
Eppure, simili dichiarazioni di guerra si scontrano con la pavidità europea. “Quando in Italia la gente parla dell'islam politico pensa: ‘Beh, è un problema di Israele'. Ma non è così. Riguarda loro, anche voi, tutto ciò che non è islam per questi fondamentalisti deve diventare parte dell'islam. Ci sono musulmani che non approvano questa visione della religione politica, ma non si vedono. Hamas, Sudan, Hezbollah, Iran e altri movimenti nel mondo si ispirano a queste visioni. Sono i nuovi nazisti. Non tutti i musulmani la condividono, ma moltissimi sì. E sfortunatamente ci sono persone in occidente che simpatizzano con chi persegue la distruzione di Israele. Sono quelli che pensano ‘beh, è colpa dell'occidente, il sionismo è un'invenzione imperialista'. Israele ha il diritto di usare la forza per difendere i propri cittadini. Sono stati i razzi di Hamas a iniziare questo conflitto. Nessun paese al mondo avrebbe consentito di essere bombardato ogni giorno per anni senza reagire. Se Hamas avesse fermato i razzi, Israele non avrebbe mai portato la guerra a Gaza”.
Goldhagen non teme di evocare spettri. “No, evoco con cognizione il pericolo di un secondo Olocausto. Il mio lavoro intellettuale è quello di leggere e di educare la gente su quanto accade nel nostro tempo. Immagina se la Costituzione italiana perseguisse la distruzione di un paese vicino e citasse le parole di Gesù per giustificarlo. E' quello che fa Hamas basandosi sulle parole del Profeta. Hamas a Damasco due giorni fa ha cantato ‘morte a Israele', ‘morte a Israele', ‘morte a Israele'. A questa degradazione ideologica quotidiana Israele è sottoposto ogni giorno”.
Goldhagen respinge al cardinale Renato Martino il paragone fra Gaza e i lager: “Chi fa simili commenti dovrebbe vergognarsi. Hamas vuole distruggere Israele e Israele deve proteggere se stessa. Il campo di concentramento era fatto per annientare esseri umani, simili paragoni minimizzano l'Olocausto. E la chiesa dovrebbe riflettere sulla sua secolare persecuzione degli ebrei prima di fare simili affermazioni”. Ciò che insidia il diritto di Israele a difendere i propri cittadini è anche la distinzione, spesso proveniente dalle stesse comunità della diaspora ebraica, fra Israele e gli ebrei. “E' naïf ma anche comune all'intellighenzia europea. E' l'islam politico a non distinguere fra ebrei e Israele. Gli imam di Hamas parlano degli ebrei e Hezbollah in Libano ripete che il suo nemico è il giudaismo. Se anche Israele fosse un paese governato da angeli, e non lo è, questa gente vorrebbe distruggere comunque Israele perché è il paese degli ebrei”.
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