Tutti autistici

Annalena Benini

Le belle scoperte e i buoni propositi per il nuovo anno comprendono il test prenatale sull'autismo: troppo testosterone nella pancia della mamma potrebbe significare un neonato alla Rain Man, perfetto per una quantità smodata di Oscar ma poco adatto a nascere.

    Le belle scoperte e i buoni propositi per il nuovo anno comprendono il test prenatale sull'autismo: troppo testosterone nella pancia della mamma potrebbe significare un neonato alla Rain Man, perfetto per una quantità smodata di Oscar ma poco adatto a nascere. Non è ancora la realtà, è una possibilità: il professor Simon Baron-Cohen (cugino di Sacha, Borat per intenderci – una specie di monumento all'autismo) ha pubblicato la sua scoperta, costata otto anni di studi, e si è anche onestamente chiesto se potrà essere considerata una procedura accettabile. E' accettabile diagnosticare l'autismo con l'amniocentesi, considerato che con la sindrome di Down il test prenatale ha condotto al novanta per cento di aborti? (Sarah Palin ha avuto un bambino down ed è stata accusata di folle esibizionismo perché non lo lasciava a casa nascosto durante la campagna elettorale).

    Gli autistici potrebbero essere i prossimi eliminati: bambini un po' asociali, che fanno fatica a parlare, che non hanno subito voglia di guardarti negli occhi, ma poi all'improvviso ti accarezzano i capelli, bambini difficili che si tappano le orecchie perché sentono i rumori in modo diverso, bambini geniali che a due anni sanno già leggere e a tre scrivono e fanno i conti, bambini che terminano un puzzle di duecento pezzi in cinque minuti e poi si spaventano a vedere il Re Leone, si buttano fra le braccia della mamma, adorano mangiare la pizza e fanno grandissimi progressi, si laureano e lavorano, tradiscono la moglie, si trasformano in venerati maestri o in soliti stronzi. Sono bambini misteriosi, i medici ancora adesso non sempre hanno le risposte: signora, suo figlio è solo stressato, signora suo figlio è intossicato dalle vaccinazioni, signora non so che dirle, provi con l'ippoterapia. Signora siamo tutti un po' autistici, non trova? Tutti asociali, fissati, irascibili: raddrizzare i quadri, lavarsi le mani, non calpestare le righe, rimettere i libri nello stesso identico modo, se hai spostato il dentifricio ti uccido, le righe del tuo maglione mi fanno inferocire.

    Perfino il molto moderno e molto conformista blog del Times, Alpha Mummy (che ovviamente detesta sia Sarah Palin sia Rachida Dati, troppo poco gruppettare, troppo originali: una che rinuncia all'aborto e l'altra che rinuncia al congedo di maternità), si chiede se sia il caso di utilizzare uno strumento così, se non si rischi di aumentare la selezione eugenetica, come avviene già in Cina per le bambine, ritenute poco degne di venire al mondo. Anche le Alpha Mummy sanno cosa succede dopo le diagnosi prenatali. Si eliminano i down, si eliminano le ragazzine, si eliminano gli autistici, fino a che non nascerà più nessuno, nemmeno un nevrotico qualunque.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.