Il Grande Inquisitore, quello tosto
Kirillov mi affascinava, tutto quel tè, e quella morte brava. E anche il parricidio Karamazov non era male.
Al direttore - Le scrivo come grande appassionato dei romanzi di Dostoevskij e anche perché sul suo giornale è stato dato risalto alla notizia in oggetto. E' uno spunto, niente più. Il suicidio della signora Tatafiore Roberta mi ha ricordato, come uno dei personaggi dei “Demoni” avesse scelto anche lui questo stesso modo per morire; suicida solo per proclamare il libero arbitrio. Aleksej N. Kirillov, ingegnere nichilista, si suicida per dimostrare l'inesistenza di Dio. Dostoevskij boccia anche lui. Con profonda stima colgo l'occassione per salutarla.
Fulvio Fragiacomo, via Web
Kirillov mi affascinava, tutto quel tè, e quella morte brava. E anche il parricidio Karamazov non era male. A me però piace Alioscha, quello devoto. E il Grande Inquisitore, quello tosto.
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