La tv di Piermassimo

Pecora rossa alla riscossa e un reality con molto sangue peggio che tra Veltroni e D'Alema

Stefano Di Michele

C'è dunque subbuglio nell'ovile televisivo – quello dalemiano di Red (pecora rossa in rosso canale) sicuro. Un perfetto Piermassimo ha così illustrato le novità prossime di Red Tv, realizzata insieme a ItalianiEuropei, e facciamo a capirci “non prendiamo niente”. Dunque: “Abbiamo fatto una Tv piccola, di nicchia, ma vera, con una modesta politica degli acquisti. Non è una telecamera fissa, abbiamo il nostro pubblico fidelizzato, la nicchia si può allargare…”.

    La pecora è rossa, e vabbé – essendo pecora dalemiana, ed essendo decisamente sconsigliato il nero per l'ovino democratico – ma esce pure fuori da un uovo, crack!!!, manco un dinosauro di Spielberg, e lancia un “beeeeee!” che farebbe scappare a gambe levate qualunque lupo reazionario. Pecora rossa alla riscossa, dunque? “Cravatta rossa alla riscossa”, propone piuttosto il direttore Claudio Caprara, che il vistoso manufatto ostenta.

    C'è dunque subbuglio nell'ovile televisivo – quello dalemiano di Red (pecora rossa in rosso canale) sicuro. Un perfetto Piermassimo ha così illustrato le novità prossime di Red Tv, realizzata insieme a ItalianiEuropei, e facciamo a capirci “non prendiamo niente”. Dunque: “Abbiamo fatto una Tv piccola, di nicchia, ma vera, con una modesta politica degli acquisti. Non è una telecamera fissa, abbiamo il nostro pubblico fidelizzato, la nicchia si può allargare…”. Non che il mezzo in generale sia del tutto raccomandabile (“terribile”, piuttosto, annota Piermassimo), “ma se si sposa cultura a buongusto”, non meno dell'azzardo dell'abbacchio al color porpora, gli ascolti possono essere degni, “settanta, ottantamila persone al giorno”, e i risultati soddisfacenti. Sullo schermo scorrono i promo con i programmi prossimi venturi, dal ritorno delle tribune politiche (con tanto di sigla classica, un politico e giornalisti vari, Jader Jacobelli avrebbe fatto un figurone), una specie di reality per trovare il prossimo leader del Pd (“Potresti essere tu! una sfida con molto sangue, peggio che tra Veltroni e D' Alema!”, sussulto dalle parti di Piermassimo, voce fuori campo, “ci cacciano”), un falso Floris che conduce BallaRed e pone quesiti che farebbero l'invidia di quello vero, “se la crisi avanza, si può congelare o si rovina?”. Molte star, dall'Annunziata all'Armeni, persino Folena – nel disordinato parapiglia s'intuisce l'insolita condiscendenza di Piermassimo, che ha particolarmente elogiato il programma “Materia grigia”, necessario quanto le previsioni meteo, annotato che la stessa è “scarsamente diffusa”. L'orgoglio tosto trapela nelle parole del Massimo ispiratore, “la nostra audience…”. E siccome tutti a dire della televisione dalemiana, l'interessato tira due conti su sei mesi di attività e 460 ospiti e fa presente: “Sono stato invitato tre volte soltanto.

    L'obiettivo di dimostrare che non era la televisione di D'Alema è stato perseguito, diciamo, in maniera anche eccessiva…”. Poi, la politica. Si capisce che Piermassimo, più che concentrato nelle risposte sull'avversario di Blue Tv (“impressionante” che annunci facce nuove da casa sua, “infinita bontà”, e per il G8 all'Aquila volendo si faccia, ma piuttosto servirebbero “stufette nelle tende”, apprezzamento per le liste di Franceschini, meglio di quelle del Cav. “ripulite dalla fiction”, molto competitive, anche se un po' allarga le braccia, “non mi riferisco ad altri terreni su cui loro saranno estremamente competitivi”, e il vagante referendum) freme davanti a domande tipo: “Farà campagna elettorale?” – “E' una mia abitudine”, oppure: “Non so se è troppo politica come domanda…”. Mah, faccia un po'. Al ristorante, nella pizza sottostante, sta pranzando Mimun: ma che Piermassimo ha già piazzato il primo colpo alla concorrenza?