Lunedì prossimo la resa dei conti

Così a Roma è iniziata la guerra tra Marini e D'Alema

Claudio Cerasa

Sta per succedere un pasticcio grande così nel Partito democratico. Gli uomini di Massimo D'Alema e Franco Marini stanno per scontrarsi in modo violento a causa della partita economica più delicata che si gioca in questo momento a Roma, quella che riguarda l'Acea.

    Sta per succedere un pasticcio grande così nel Partito democratico. Gli uomini di Massimo D'Alema e Franco Marini stanno per scontrarsi in modo violento a causa della partita economica più delicata che si gioca in questo momento a Roma, quella che riguarda l'Acea. Venerdì pomeriggio il consiglio di amministrazione della azienda più importante della capitale (una società che riesce a muovere qualcosa come un miliardo e mezzo di euro l'anno per la costruzione di acquedotti, reti elettriche e depuratori) doveva scegliere i nomi dei due nuovi consiglieri d'amministrazione. Uno dei due, secondo la prassi, spettava a un dirigente scelto dall'opposizione. Alemanno (che come sindaco controlla tramite il comune il 51 per cento di Acea) aveva chiesto un nome al Pd. La maggioranza del Pd romano aveva scelto il segretario generale dell'Anci, Angelo Rughetti.

    I dalemiani però hanno imposto un loro nome. Un nome suggerito ad Alemanno da Umberto Marroni (capogruppo dalemiano del Pd al comune di Roma): Andrea Peruzy, direttore esecutivo della Fondazione Italianieuropei e membro del cda di Crédit Agricole. E' successo che il cda di Acea venerdì ha nominato proprio il candidato dalemiano (“'Le nomine – hanno fatto sapere dal consiglio di amministrazione di Acea – sono state effettuate, sulla base di quanto previsto dall'attuale Statuto, in conformità alle candidature proposte dal Comune di Roma come risultanti dall'ultima lista da esso depositata”).

    Il Pd non ha gradito che sia stato scelto un altro uomo rispetto a quello concordato dalla maggioranza del partito, e lunedì prossimo questo potrebbe comportare una clamorosa sfiducia del dalemiano Marroni da parte dello stesso Partito democratico. “L'operazione Acea è sbagliata. D'Alema – spiega al Foglio il senatore marianiano del Pd, Lucio D'Ubaldo –  deve riconoscere che in questo modo passa un'idea consociativa inaccettabile. Per giunta Peruzy è il segretario generale di Italianieuropei: il suo ruolo politico sconsiglia il coinvolgimento nel cda di un'azienda quotata in borsa. Farebbe bene a dimettersi immediatamente”.

    • Claudio Cerasa Direttore
    • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.