L'Italia è disunita e inferma, d'accordo, ma non è detto sia colpa del Papa
Mi pare che anche dopo l'abbattimento del primato politico e temporale del Papa disunità e infermità abbiano continuato a manifestarsi come sindromi tipiche dell'Italia moderna e postmoderna
Al direttore - Le invasioni migratorie vanno frenate: mancano del collante del cristianesimo, che – nelle invasioni barbariche – attutì l'impatto fra autoctoni e allogeni. L'Europa futura rischia di ridursi ad appendice dell'Asia e d'essere popolata prevalentemente da islamici prolifici. L'invasione straniera appare accentuata nel Belpaese, per la posizione geopolitica e la contrapposizione ideologica: il papato ha contribuito a tenere “l'Italia disunita e inferma” (Niccolò Machiavelli). In Italia, il contrario di “maggioranza” è spesso chiamato “opposizione”, non “minoranza”. L'opposizione aprioristica è sabotaggio. Negli Usa, repubblicani e democratici si differenziano per pragmatismo, non ideologia. La sinistra rischia di sottovalutare il problema della sicurezza e di credere che il reo sia tale per povertà.
Gianfranco Nìbale, via Web
Mi pare che anche dopo l'abbattimento del primato politico e temporale del Papa disunità e infermità abbiano continuato a manifestarsi come sindromi tipiche dell'Italia moderna e postmoderna. Basta guardarsi il faziosissimo, incredibilissimo eppure divertentissimo libro di Deaglio per rendersi conto del patologico esibito nella superficie, dunque nel cuore, della nostra storia contemporanea. Darò a Machiavelli quel tomo da leggere.
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