Oggi Minzo

Stefano Di Michele

Adesso che il Minzolini inteso er Minzo trasloca là dove allocava il Riotta detto Riotta's, ci sarà a Montecitorio gran concorso di vedovanza giornalistica per pertugi e divani, corridoi e barbieri, buvette e consiglieri del Principe – avendo spesso, l'articolo minzoliniano, questa caratteristica del “consigliere del Principe” che, a portata di supplì, svela gli arcana imperii quotidiani. E' la prima volta di un retroscenista al tiggìuno.

    Adesso che il Minzolini inteso er Minzo trasloca là dove allocava il Riotta detto Riotta's, ci sarà a Montecitorio gran concorso di vedovanza giornalistica per pertugi e divani, corridoi e barbieri, buvette e consiglieri del Principe – avendo spesso, l'articolo minzoliniano, questa caratteristica del “consigliere del Principe” che, a portata di supplì, svela gli arcana imperii quotidiani. E' la prima volta di un retroscenista al tiggìuno –  giusto riconoscimento a quel faticoso ravanare tra vicecapogruppi e sottosegretari, così che l'ombra del politichese possa lasciar spazio cronistico alla luce della politica. Di quell'estremo deambulare che spinge ad assistere al taglio delle rade chiome ministeriali o a sorvegliare l'onorevole nel tracannamento di un crodino, Minzolini è stato icona e indispensabile riferimento.

    Capostipite fu Guido Quaranta, firma mito dell'Espresso. E infatti, quando li vedevano passare insieme, qualcuno mormorava: “Eccoli, Quaranta e Trentanove”. Poi Minzolini precisò: “Quarantuno, casomai…”. Perciò, grandi aspettative crea il suo arrivo. Intanto, vorrà rimettere al coperto i poveri cronisti parlamentari che per le dirette del suo tiggì Riotta ha piazzato all'aperto davanti a Montecitorio – sole e pioggia, notte e giorno: manco i vasetti di basilico alla finestra – a contendersi il posto con stralunati che passano leccando il gelato, facendo ciao ciao e toccando il culo alla fidanzata. Ogni sera, alle venti,  una scena e una pena. Opportuna, e comunque temeraria, la scelta del Cav. Avendo granitici mastini liberal-forzisti-silvisti disposti all'accasermamento a Saxa Rubra, ha fatto la mossa laterale, e se Minzo ha finora dato più soddisfazioni che preoccupazioni, non è detto che in capo a qualche mese – riparati tra le mura istituzionali i vaganti cronisti e felicemente annotata e debitamente esaltata la trionfale vittoria alle europee – non dia qualche grattacapo.

    Cronista non gregario, potrebbe avere ricadute inattese. E se ora il Cav. ha una chioma che merita considerazione e inquadratura, e né l'una né l'altra mancheranno, Minzo ha netto il ricordo degli addominali dalemiani, la cui consistenza in pieno Transatlantico Massimo gli garantì dovuta al ritmo di centinaia di quotidiane flessioni – e lui annotò. Oppure la giovanile partecipazione a “Ecce Bombo” di Nanni Moretti – casomai riprova che non solo nel campo fiction pesca il Cav. E si riconferma che a poco servono, a chi mai vorrebbe servirsene, i famosi garanti messi a garanzia qua e a garantire là, nonostante la paginata su Repubblica che ieri dava conto degli immensi sforzi intrapresi e dell'immane tenzone praticata dal presidente Paolo Garimberti nella perigliosa situazione. A Minzolini l'augurio che Riotta gli abbia almeno lasciato, oltre ai cronisti erranti, la sua strepitosa stiratrice di camicie…