Piero Sansonetti dice che "Vendola è perfetto per la segreteria"

Salvatore Merlo

“Nichi Vendola segretario del Pd. Tutti dicono che ci vuole una novità, allora mi sono detto: non può mica essere Debora Serracchiani la novità. No?”. Dice così  Piero Sansonetti, ex direttore di Liberazione e attuale direttore-fondatore dell'Altro, il quotidiano di Sinistra e Libertà. “Non solo penso che Nichi debba candidarsi – spiega al Foglio – Ma sono convinto che Sinistra e Libertà debba entrare nel Pd”.

    “Nichi Vendola segretario del Pd. Tutti dicono che ci vuole una novità, allora mi sono detto: non può mica essere Debora Serracchiani la novità. No?”. Dice così  Piero Sansonetti, ex direttore di Liberazione e attuale direttore-fondatore dell'Altro, il quotidiano di Sinistra e Libertà. “Non solo penso che Nichi debba candidarsi – spiega al Foglio – Ma sono convinto che Sinistra e Libertà debba entrare nel Pd”. Sicuro? Ma voi che eravate in Rifondazione non avete sempre sostenuto che il bipartitismo fosse una truffa? “Ho cambiato idea e non ho problemi ad ammetterlo. Dalle scorse elezioni politiche a oggi è cambiato il mondo, un nero democratico è stato eletto alla Casa Bianca battendo il clan dei Clinton mentre in Italia la sinistra radicale è uscita dal Parlamento. Insomma, il corso democratico è vincente nel mondo e il bipartitismo è una realtà innegabile in Italia”. Dunque? “Dunque la sinistra radicale non può fare finta di niente. A ottobre c'è il congresso dell'unico partito che rappresenti la sinistra in Parlamento e noi dobbiamo esserci”.

    Ma Vendola alla fine si candiderà? “Io spero di sì. Nel 2005 vinse a sorpresa le primarie per la presidenza della Puglia. Vinse contro i candidati dei Ds e della Margherita e poi vinse contro il governatore uscente, Raffaele Fitto. Ricordo che durante la campagna elettorale per le primarie, con Liberazione, feci delle paginate enormi su Nichi. Tutti mi dicevano che ero pazzo e mi accusavano di alimentare il leaderismo nella sinistra. Ecco. Io me ne sono fregato delle critiche e alla fine Vendola ha vinto”. Ma stavolta è più dura, quasi impossibile. “No. Lui si deve candidare per vincerle queste primarie. E può vincerle, questa è la cosa incredibile. Nichi piace, ha un seguito enorme, ha una storia alle spalle. E' perfetto per la segreteria del Pd”.

    • Salvatore Merlo
    • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.