Caccia allo Strega

Mariarosa Mancuso

La pagina 69 di “Almeno il cappello” (Garzanti) coincide con l'inizio del capitolo 27, doppia prova per uno scrittore che conosciamo, assieme a oltre un milione di lettori italiani, per la sua bravura nell'aprire e chiudere i capitoli. Una riga di chiusa, mezza paginetta bianca, apertura su una battuta di dialogo o una nuova situazione. Tutte ambientate a Bellano, sul lago di Como, che per Andrea Vitali risulta vasto e pescoso quanto “il grande mar delle storie” evocato da Salman Rushdie quando parla dell'India.

    Marshall McLuhan suggerisce un metodo per decidere il romanzo da lasciare e il romanzo da comprare. Quando siamo dubbiosi in libreria – magari una Feltrinelli, dove le commesse giovani alla domanda: “In che ordine sono sistemati i libri, alfabetico o altro?” rispondono “nessun ordine”, quindi bisogna affidarsi al loro estro per scovare (e comprare) il finalista allo Strega che l'editore non ha fornito – basta andare a pagina 69. Se piace, l'affare è fatto. Se non piace, toccherà a uno più meritevole. Il romanziere Ford Madox Ford conferma, invitando però a leggere la pagina 99. Noi la usiamo solo come controprova, onde scongiurare conflitti di interesse.
    La pagina 69 di “Almeno il cappello” (Garzanti) coincide con l'inizio del capitolo 27, doppia prova per uno scrittore che conosciamo, assieme a oltre un milione di lettori italiani, per la sua bravura nell'aprire e chiudere i capitoli. Una riga di chiusa, mezza paginetta bianca, apertura su una battuta di dialogo o una nuova situazione. Tutte ambientate a Bellano, sul lago di Como, che per Andrea Vitali risulta vasto e pescoso quanto “il grande mar delle storie” evocato da Salman Rushdie quando parla dell'India.

    “Il Nasazzi non comparve nemmeno quella sera”. Da notare il punto, e il nome del personaggio (perché suonino veri, a differenza dei nomi da architetto che affliggono i romanzi italiani, sappiamo dalle interviste che li va a cercare sul Calendario di Frate Indovino). “Aveva mandato a dire che s'era fatto male”. Da notare l'altro punto, e non una parola in più di quelle necessarie. “Alla notizia il basso aveva soffiato le due solite note: nessuno ci credeva”. Ma guarda, un romanzo con colonna sonora (pernacchia lacustre, nella fattispecie). Siamo già sul punto di sborsare gli euro necessari, quando arriva la frase decisiva: “Gli si consumerà, aveva commentato il secondo clarino”. Bisogna sapere – e per questo basta leggere il risvolto – che il virtuoso del bombardino Lindo Nasazzi, accompagnata al camposanto con veloce cerimonia la prima moglie, ha sposato in seconde nozze la giovane Noemi.

    Siccome il paese è piccolo, la gente mormora
    . Siccome Andrea Vitali oltre all'arte del romanzo conosce il mondo (grazie anche alla sua professione di medico, la stessa di Cechov), ha occhi e orecchie attente all'erotismo paesano. Ai bordelli e ai calendarietti da barbiere quando c'erano (i romanzi sono ambientati negli anni Trenta o Cinquanta, e allora compare un maresciallo siculo che spoglia con lo sguardo la modista), alle signorine del centralino che maneggiano tanto abilmente gli spinotti da far venire pensieri sconci, ai fidanzati che vedono i film due volte: la prima da soli, “per contare i bui” utili all'attacco; la seconda, con la morosa da baciare e palpeggiare a colpo sicuro. Il bombardino infoiato diserta le prove della costituenda banda di Bellano – Andrea Vitali l'ha frequentata in tempi più recenti, fa stato la dedica: “Al Corpo Musicale Bellanese, di cui fui trombone” – scatenando molto più di una pernacchia.

    Premiare il più bravo. Invece di sospendere lo Strega per un anno, o rifondarlo, o rimpiangere i tempi andati – come suggerito ieri sul Corriere della Sera – basterebbe una mossa assai più rivoluzionaria. Premiare il più bravo. Tra i cinque finalisti, chi non ricicla articoli già usciti sui giornali, chi mette un bell'italiano al servizio di belle storie, chi ci tiene all'oscuro della sua infanzia difficile, chi non organizza convegni letterari. Chi ha inventato (con il gruppo musicale Sulutumana) la sitcom “Ai confini dell'ambulatorio”, per allietare i lettori durante le presentazioni. Il suo nome è Vitali, Andrea Vitali.