Via audio
E' carino con le sue ospiti, dolce e premuroso con la donna con cui ha fatto l'amore a casa sua, e come in tutte le storie private prese dal buco della serratura, sia pure orecchiandole via audio, c'è l'elemento stravagante, bizzarro, che in questo caso è senz'altro il riferimento al letto grande (“Sì, quello di Putin”). Più ci si inoltra nei giorni e nelle notti di Berlusconi, con il corredo di domande ormai esauste, con una punta di noia che comincia a farsi sentire, più si incontra una licenziosa ma giocosa e privata normalità.
E' carino con le sue ospiti, dolce e premuroso con la donna con cui ha fatto l'amore a casa sua, e come in tutte le storie private prese dal buco della serratura, sia pure orecchiandole via audio, c'è l'elemento stravagante, bizzarro, che in questo caso è senz'altro il riferimento al letto grande (“Sì, quello di Putin”). Più ci si inoltra nei giorni e nelle notti di Berlusconi, con il corredo di domande ormai esauste, con una punta di noia che comincia a farsi sentire, più si incontra una licenziosa ma giocosa e privata normalità. Quando si parla del nero d'ordinanza indossato dalle festeggiate, ecco che il Cav. vanta una collezione di costumi in nero appena sfornata da un qualche suo teatro. Quando si accenna alla sua stanchezza, il Cav. assicura di aver avuto una giornata faticosa, aperta dall'inaugurazione di una mostra e da un suo discorso “bellissimo”.
Il solito Berlusconi, come era solito e conosciuto il Berlusconi giovial-popolare della collezione di fotografie scattate alla festa di Casoria, con gli abbracci al personale riunito e la maglietta “song' e Napule”, e sarebbe un gran finale quello adombrato ieri dall'intera famiglia Letizia, una partecipazione collettiva, Noemi compresa, all'Isola dei Famosi. Un uomo di stato tradizionale non recita di regola in simili pochade, ma se proprio vogliamo essere sinceri c'è fior di statisti che hanno fatto di peggio dal punto di vista della morale convenzionale. Il fatto, poi, è che Berlusconi un uomo di stato tradizionale non è. Non ha mai preteso di esserlo. Né ha mai annunciato di volerlo diventare.
La cosa strana in lui, quella che dovrebbe colpire la fantasia dell'opinione formata dai giornali liberal, se l'opinione formata dai giornali fosse fantasiosa, non è l'attitudine a divertirsi facendo il bellimbusto a quel modo, bensì la capacità di affiancare a questo teatrino privatissimo la tenuta di scena in contesti tanto differenti come un Consiglio europeo o un dopo-terremoto o un G8. Vale la pena di insistere. Berlusconi non razzola secondo quel che predica, d'accordo, ma in realtà ha predicato pochissimo i grandi valori e accennato con autenticità psicologica alla sua vocazione, lodata dai suoi critici e nemici, per l'anarchia etica. Inoltre, a parte la dimensione personale del peccato, da discutere eventualmente con il confessore, si è messo come persona pubblica in pasticci grotteschi, ma non irrimediabili. Quel che non va ancora è il timbro della sua difesa, che dovrebbe essere fatta di stile autorevole e di ironia. Invece si continua a vedere molta seriosa agitazione.
Il Foglio sportivo - in corpore sano