Come costruire la città per tutti

Matteo Castelnuovo

Basta scuse. Le città a misura di disabile sono possibili. Un libro spiega come. E' il “Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana”. Quello stesso che, un anno fa, Giovanni Paolo Bernini, assessore al personale e responsabile dell'Agenzia per le politiche a favore dei disabili di Parma, sperava di riuscire a creare.

    Basta scuse. Le città a misura di disabile sono possibili. Un libro spiega come.
    E' il “Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana”.
    Quello stesso che, un anno fa da queste pagine, Giovanni Paolo Bernini, assessore al personale e responsabile dell'Agenzia per le politiche a favore dei disabili di Parma, sperava di riuscire a creare.  «Ci sono voluti 9 mesi di duro lavoro e un tavolo tecnico estremamente determinato, ma finalmente ce l'abbiamo fatta».
    Non solo: "Le migliori pratiche per la mobilità dei disabili saranno raccolte e messe in rete tramite il sito del ministero e in ottobre partirà l'Osservatorio permanente sulla disabilità", ha detto durante la presentazione del libro il ministro della Salute Maurizio Sacconi.

    Non solo, quindi, un testo, ma anche un progetto di interazione che si svilupperà nei prossimi mesi, con l'intenzione di promuovere una maggiore coscienza delle esigenze dei disabili e nelle città italiane e con la volontà di modificare e chiarire anche gli aspetti legali che regolino questi campi di competenza.

    Diviso in due sezioni, una riguardante la terminologia e quindi il glossario della disabilità e l'altra composta da ben 27 tavole riguardanti gli interventi concreti che devono essere attuati per dare a tutti le stesse possibilità di movimento e di fruizione dei servizi pubblici e anche, per esempio, dei siti internet, il libro cerca dunque di fornire con precisione le buone norme per prevenire anzi che curare.
    «Si deve sapere, infatti – spiega al Foglio.it Giovanni Bernini – che costruire senza le barriere architettoniche comporta una spesa aggiuntiva dell'1% sull'opera originale. Mentre dover abbattere le barriere dopo che la costruzione è stata fatta è molto più costoso. Tenendo presente, poi, che curare tutti questi aspetti da subito, in un comune come quello di Parma ad esempio costa solo il 6/7% del bilancio annuale».

    Proprio per questo il tavolo tecnico
    , che ha curato la stesura del libro, in corso d'opera ha anche pensato di creare la figura del “disability manager”. Un esperto, cioè. di tutte quelle che sono le regole e le necessità che garantiscono un'accessibilità universale degli spazi.
    «Ovviamente, però – continua l'assessore – per poter svolgere effettivamente il loro compito, questi addetti ai lavori vanno formati e per fare questo, a partire da gennaio 2010 presso l'Università di Parma e l'Università Cattolica di Milano, saranno istituiti dei veri e propri corsi di formazione atti a creare queste figure professionali, già molto utilizzate nel resto d'Europa».

    Ma, si sa, perché le novità siano accettate da tutti, bisogna che tutti imparino a conoscerle e apprezzarle da vicino.
    «Nei prossimi mesi infatti – chiosa Bernini – per sensibilizzare ancora di più tutte le amministrazioni locali su questo tema: invieremo a tutti i comuni italiani questo libro e dove sarà possibile promuoveremo la costruzione di strutture senza barriere architettoniche. Come,già sta accadendo a Villa Sant'Angelo, vicino l'Aquila, in Abruzzo. Dove, grazie a un gemellaggio con il comune di Parma, il 14 settembre verrà inaugurato un nuovo parco giochi per disabili che, cercando di dare una mano ai terremotati, seguirà la filosofia europea del “People first”». Ovvero: “le Persone prima di tutto”.