Siamo delatori, brutto mestiere, ma qualcuno alla fine deve pur farlo
Nel giornalismo queste mascalzonate politiche si fanno da sempre, e tutti noi siamo sempre pronti a dire, segno sicuro che abbiamo fatto altro, di esserci limitati a pubblicare una notizia.
Al direttore - Vittorio Feltri, in veste di Nemesi, sta semplicemente scompaginando l'assetto ipocrita della cosiddetta “libera” stampa italiana. In un asfittico panorama fatto di cerimonie di sottomissione a poteri forti, ideologie e ipocrisie, a mio avviso il nuovo direttore del Giornale sta semplicemente riportando quel quotidiano al suo spirito originario, quello insufflatogli dal suo Fondatore (altro che il “soi-disant maître à penser” Scalfari), l'incontrollabile, iconoclasta, irriducibile fustigatore delle italiche debolezze di poveri e ricchi, popolani, ma soprattutto potenti, Indro Montanelli. Se ne sentiva, francamente, un estremo bisogno.
Aldo Reggiani
Nel giornalismo queste mascalzonate politiche si fanno da sempre, e tutti noi siamo sempre pronti a dire, segno sicuro che abbiamo fatto altro, di esserci limitati a pubblicare una notizia. Brutto mestiere, parente della delazione, che produce lettori fanatici. Ma qualcuno alla fine deve pur farlo.
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