Casa Castellitto
L'ha aiutata a tagliare più di cinquecento pagine di romanzo, l'ha guardata con amore per tutta la sera, si è portato da casa tre figli su quattro, l'ha applaudita, baciata, toccata, ma soprattutto le ha comprato il vestito blu con le piume della premiazione e ci ha azzeccato (essendo spiritoso, ha anche detto di esserselo prima provato). Sergio Castellitto è il Marito Adorante, lui e Margaret Mazzantini sono i nuovi Sandra e Raimondo.
L'ha aiutata a tagliare più di cinquecento pagine di romanzo, l'ha guardata con amore per tutta la sera, si è portato da casa tre figli su quattro, l'ha applaudita, baciata, toccata, ma soprattutto le ha comprato il vestito blu con le piume della premiazione e ci ha azzeccato (essendo spiritoso, ha anche detto di esserselo prima provato). Sergio Castellitto è il Marito Adorante, lui e Margaret Mazzantini sono i nuovi Sandra e Raimondo, i Brad Pitt e Angelina Jolie de noantri, sono l'amore e l'arte che si fondono e lanciano urletti di gioia al Campiello, pensando già alla prossima commedia teatrale insieme, al prossimo film di lui tratto da libro di lei, al prossimo Primo Maggio in cui Castellitto leggerà con pathos esagerato pezzi del romanzo di Mazzantini, e Mazzantini si arrabbierà perché lui nella foga avrà saltato un passaggio fondamentale, pieno di lacrime, sangue e dolore e sporcizia (“Venuto al mondo” è così, letteratura assai budellosa).
Una coppia trionfale, ma senza arie alla Sartre-De Beauvoir: lei ha pianto scrivendo quest'ultimo romanzo, si è “lacerata” e sente come ogni scrittore la vocazione all'infelicità, insomma si prende sul serio, però poi ringrazia i figli pubblicamente per il tempo rubato (si chiamano tutti di secondo nome Contento), ride, alza il premio, alza la voce, mentre il marito mastica gomma americana e brinda un po' rosso in faccia. Nel 2003, alla cinquina dello Strega (lei aveva vinto anche quello l'anno prima, con “Non ti muovere”, un milione e mezzo di copie vendute) Margaret si era portata un figlio piccolo, che ovviamente si agitava, e passò la sera a dirgli, mentre lei scrutinava i voti: buono a mmamma, buono. “Quello che fa invidia è un uomo innamorato”, ha detto lei rispondendo a qualche frecciatina: fa un'invidia folle, molto più di qualsiasi premio letterario, più dei milioni di copie (fa invidia come la magrezza post quattro figli). Un uomo non solo innamorato, ma estasiato, grato, uno che regge il successo della moglie senza cadere in depressione, senza scappare con la baby sitter, uno che le compra gli abiti da sera senza sbagliare e le taglia le scene di troppo dai romanzi senza che lei si offenda. Il marito di Madonna non ce l'ha fatta, ad esempio, anche se insieme hanno provato a girare qualche fim di insuccesso.
Loro invece si tengono per mano, si guardano negli occhi, si citano in continuazione a vicenda e accettano di buon grado di non essere un riferimento intellettuale, per fortuna, ma il massimo del glamour applicato al romanzo popolare e al cinema italiano. Lei anche in minigonna, lui in smoking, in grado di godersela, lasciando le lacerazioni, cioè il business, a casa. “Con Sergio stiamo scrivendo una commedia, una specie di Indovina chi viene a cena. Sa, io ho anche una vena divertente nella vita quotidiana che qui vorrei sfruttare”. Questi due si divertono pure, a casa. Si raccontano le barzellette, fanno battaglie di cuscini, lanciano la vernice sui muri, saltano sui letti, fanno l'amore nel box auto, mandano i bambini a dormire dai vicini, si spalmano di marmellata, che fanno? Sono pronti per una sit-com, “Casa Castellitto”, sarebbe un altro successone, vincerebbero il Telegatto.
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