Dove sbaglia Feltri
Lasciamo perdere le luci rosse e varianti porno di vario conio. Non voglio litigare con Feltri. Anche perché penso che la sua sfrenatezza contro il cerchio di nemici che vede stringersi intorno al Cav., primo tra tutti un fantasma sicario di Fini, derivi da un errore di valutazione politica, e dalla conseguente (per me entro certi limiti comprensibile) violenza passionale. Caro Feltri, Fini presiede la Camera, ed è parte del mestiere un certo tasso di trasversalismo.
Leggi Ecco cosa vuole Fini e cosa concederà il Cav. (se il gossip non esonda)
Lasciamo perdere le luci rosse e varianti porno di vario conio. Non voglio litigare con Feltri. Anche perché penso che la sua sfrenatezza contro il cerchio di nemici che vede stringersi intorno al Cav., primo tra tutti un fantasma sicario di Fini, derivi da un errore di valutazione politica, e dalla conseguente (per me entro certi limiti comprensibile) violenza passionale. Caro Feltri, Fini presiede la Camera, ed è parte del mestiere un certo tasso di trasversalismo. Fini viene dall'esperienza neofascista, la questione di una legittimazione culturale e civile per lui è dirimente, e ha lavorato in questa direzione da anni per costruire una destra europea e di governo, senza troppa originalità, mutuando paradigmi di cultura laico-azionisti che a me personalmente non piacciono, ma anche senza umiliarsi.
Qualche volta Fini fa il furbo, com'è naturale in relazione all'aspetto tattico della politica, ma su sicurezza e immigrazione è ovvio che la parte dell'integrazione e della protezione dei diritti umani qualcuno a destra la debba fare. Fini ha mollato il partito grande e grosso che aveva in cascina da tanti anni, sia pure con qualche scricchiolio interno, e si è messo a fare da solo, con uno staff e un club, una nicchia politica di ragazzi e ragazze che lo ha reso interessante, credibile, il contrario del solito politicante che sfrutta la rendita di posizione facendo discorsi in nome del futuro da prefigurare. Il paradosso di Fini è questo: da quando non ha più il potere di una corrente organizzata, con il suo apparato e il suo stato maggiore e il continuo negoziato di coalizione, le sue idee o il tentativo di discutere idee sono diventati un potere, una suggestione, una possibilità, una risorsa in un universo politico che ha bisogno di cultura, di ricerca e anche di schiettezza nel dissenso quando necessario.
Sparargli a palle incatenate non ha senso. Non gli si può rimproverare la sua età. Né l'ambizione. Gli si deve invece riconoscere un fondo di lealtà che è emerso proprio in questi mesi di difficoltà personali di Berlusconi: alla congiura degli snob Fini non ha partecipato, dunque non merita la stroncatura che gli riservi, il disprezzo che manifesti verso il suo comportamento, i sospetti e le insinuazioni, per non parlare (non ne parlo) delle velenose accuse a luci rosse.
Leggi Ecco cosa vuole Fini e cosa concederà il Cav. (se il gossip non esonda)
Il Foglio sportivo - in corpore sano