Le regole del suicidio

Diana Zuncheddu

In Inghilterra sono state rese pubbliche le linee guida sul suicidio assistito. Una serie di semplici regole stabilisce i casi in cui chi aiuta un'altra persona a morire puiò essere o meno perseguito legalmente.

    In Inghilterra sono state rese pubbliche le linee guida sul suicidio assistito. Una serie di semplici regole stabilisce i casi in cui chi aiuta un'altra persona a morire puiò essere o meno perseguito legalmente. Ecco una traduzione.

    Motivi a favore dell'incriminazione del sospetto

    1) La vittima aveva meno di 18 anni

    2) La vittima soffriva di una malattia mentale o difficoltà di apprendimento che incideva sulla sua capacità di prendere decisioni informate

    3) La vittima non aveva una chiara, certa, informata volontà di suicidarsi

    4) La vittima non ha indicato inequivocabilmente al sospettato che aveva la volontà di suicidarsi

    5) La vittima non ha chiesto personalmente e di sua iniziativa l'aiuto del sospettato

    6) La vittima non aveva una malattia terminale, una disabilità fisica incurabile o una condizione fisica gravemente degenerativa non curabile

    7) Il sospettato non era interamente motivato da compassione o pensava di guadagnarci in qualche modo

    8) Il sospettato ha persuaso, fatto pressioni o maliziosamente incoraggiato la vittima a suicidarsi; ha impropriamente esercitato la propria influenza e non ha intrapreso un percorso (di verifica) per vedere che anche altri non lo avessero fatto

    9) La vittima era fisicamente in grado di aiutarsi a morire da sola

    10) Il sospettato era sconosciuto alla vittima

    11) Il sospettato era pagato per aiutare la vittima a morire

    12) Il sospettato era membro di un'organizzazione o gruppo che ha lo scopo di fornire un ambiente fisico adatto a consentire ad altri il suicidio



    Motivi contro l'incriminazione del sospetto

    1) La vittima aveva una ‘chiara, strutturata e informata' volontà di suicidarsi

    2) La vittima ha indicato inequivocabilmente al sospettato la propria volontà di suicidarsi

    3) La vittima ha chiesto personalmente e di sua iniziativa l'assistenza al sospettato

    4) La vittima era malata in modo terminale, o aveva una disabilità fisica grave e incurabile o condzioni fisiche degenarative gravi per le quali non c'erano cure

    5) Il sospettato era pienamente mosso da compassione

    6) Il sospettato era marito/moglie, partner, parente stretto o amico intimo della vittima, comunque con una relazione di lungo termine

    7) Le azioni del sospettato erano solo di assistenza minore o di minore influenza, o l'aiuto procurato era una conseguenza dell'impiego consueto legale dei mezzi usati

    8) La vittima era fisicamente incapace di assumere da sola le azioni necessarie, poi diventate ‘l'aiuto' per suicidarsi

    9) Il sospettato ha cercato di dissuadere la vittima

    10)  La vittima aveva già tentato il suicidio