Il poeta che non aveva paura di Saddam
Lui è Nabeel Yasin, uno più importanti poeti contemporanei dell'Iraq. Lui è uno di quegli artisti che non ha paura di utilizzare il proprio genio per una giusta causa. Per questo il regime di Saddam Hussein lo bollò “nemico dello stato”, letteralmente, visto che questa scritta nel 1978 gliela fece stampare sul suo passaporto. Nel 1979 lui e la sua famiglia lasciarono l'Iraq, per non cadere vittime del rais.
Lui è Nabeel Yasin, uno più importanti poeti contemporanei dell'Iraq. Lui è uno di quegli artisti che non ha paura di utilizzare il proprio genio per una giusta causa. Per questo il regime di Saddam Hussein lo bollò “nemico dello stato”, letteralmente, visto che questa scritta nel 1978 gliela fece stampare sul suo passaporto. Nel 1979 lui e la sua famiglia lasciarono l'Iraq, per non cadere vittime del rais.
Oggi la sua vita, fatta di arte e resistenza, è diventata un film: “The Poet of Baghdad – Enemy of the State”. La pellicola è della regista Georgie Weedon, un passato da documentarista per il canale inglese della tv araba Al Jazeera. La vita di Yasin sembra un film, anzi un romanzo, perché la regista ha girato la storia del poeta iracheno basandosi sul libro di Jo Tatchell, “Nabeel's Song”. In entrambe i lavori, la pellicola e il volume, raccontano la vicenda umana di Yasin e insieme sono un ritratto dell'Iraq ai tempi del regime. Nel 1978 Saddam stilò, come tutti i dittatori, una lista nera di autori proibiti. Tra questi anche Virginia Woolf, e Yasin.
La sua principale colpa era aver scritto il poema “Brother Yasin”, opera più famosa del poeta iracheno pubblicata nel 1974, acclamata anche in Egitto e Libano ma bandita in Iraq. La grandezza di questo libro sta nell'utilizzo dell'astrazione, lontana anni luce dai poemi mediorientali. Una volta in esilio il poeta decide di scriverne il seguito: “Brother Yasin Again”.
Caduto Saddam, gli iracheni si sono rimpossessati del grande artista e nel 2004 il ministero della Cultura di Baghdad ha predisposto la pubblicazione di entrambe i volumi.
Il film ripercorre questa vita, grande sia dal punto di vista umano e sia dal punto di vista artistico, e permette di scoprire uno dei più importanti intellettuali dell'Iraq finalmente libero.
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