Perché nel fuorionda di Fini non c'è nulla di esplosivo
“No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare, che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo… magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, capo dello stato, Parlamento… siccome è eletto dal popolo”.
Quella conversazione nello scompartimento è bonaria fino all'innocenza. Ma che volete che dica Fini?
Al direttore - Va bene, Fini non è un cospiratore. Va bene, va preso sul serio e non bisogna fargli la guerra. Però quando nei fuori onda sembra fare il tifo per Spatuzza un po' di rabbia sale. E quando prosegue con la litania che il Cav. confonderebbe la leadership con la monarchia assoluta viene voglia di ricordargli che, quando non era ancora uomo di stato ma semplice leader di partito, fustigò sulla pubblica piazza i colonnelli che sparlottavano di lui in un bar senza curarsi delle orecchie lunghe dei giornalisti. Forse An non era allora un partito totalitario, ma autoritario sì. E non sono passati lustri da allora. Quindi vanno bene le prediche, linfa di un partito grande e plurale, ma non dimentichiamoci da che pulpiti arrivano.
Gianluca Brenna, via Web
Se intercettassero me in treno dopo certe uscite del mio amato Cav., lei avrebbe una apoplessia. Quella conversazione nello scompartimento è bonaria fino all'innocenza. Ma che volete che dica Fini? “Trovo B. di una bellezza esplosiva”?
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