I rinforzi per l'Isaf in Afghanistan arrivano anche da Internet

Simona Verrazzo

E' tempo di rinforzi per l'Isaf, la missione in Afghanistan sotto comando della Nato che opera sotto l'egida delle Nazioni Unite. Se nei prossimi mesi sono in arrivo altri soldati (al momento 37.000, di cui 30.000 statunitensi e mille italiani), sul campo sono già embedded numerosi canali interattivi, per seguire momento per momento tutto quello che succede agli uomini e alle donne dell'Alleanza atlantica impegnati in Afghanistan.

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    E' tempo di rinforzi per l'Isaf, la missione in Afghanistan sotto comando della Nato che opera sotto l'egida delle Nazioni Unite. Se nei prossimi mesi sono in arrivo altri soldati (al momento 37.000, di cui 30.000 statunitensi e mille italiani), sul campo sono già embedded numerosi canali interattivi, per seguire momento per momento tutto quello che succede agli uomini e alle donne dell'Alleanza atlantica impegnati in Afghanistan.

    Parecchie le novità, a cominciare dal nuovo
    sito Internet che a dicembre è stato rinnovato e non è più alimentato dal Belgio (a Bruxelles c'è il quartier generale della Nato), ma direttamente da Kabul. Tre le versioni: inglese, pashtun e dari, i due dialetti maggiormente parlati dalla popolazione locale. Il sito è stato dotato di un servizio di podcast e di un blog, che sarà aggiornato dagli stessi soldati, da tutti quanti, compreso il comandante in capo delle truppe, il generale statunitense Stanley McChrystal. Nuovo look anche per tutti gli altri contatti on-line della missione Isaf: dal canale su Youtube a Flickr, il sito che permette di condividere fotografie, dalla pagina di Twitter al più celebre dei social network, Facebook, che da luglio ha già registrato oltre 35.000 fan.


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