E' morto l'ayatollah Montazeri

Giulia Pompili

E' morto nella sua casa nella città santa di Qom l'ayatollah Hossein-Ali Montazeri. Il religioso 87enne da 20 anni era stato bandito dalla politica iraniana per aver criticato la repubblica islamica dopo essere stato tra i protagonisti della rivoluzione islamica del 1979 e per 10 anni l'erede designato dell'Ayatollah Ruhollah Khomenei al quale nel 1989 invece successe l'attuale leader Supremo Ali Khamenei.

Leggi La rivoluzione dei giovani confida in un ayatollah di 87 anni

    E' morto nella sua casa nella città santa di Qom l'ayatollah Hossein-Ali Montazeri. Il religioso 87enne da 20 anni era stato bandito dalla politica iraniana per aver criticato la repubblica islamica dopo essere stato tra i protagonisti della rivoluzione islamica del 1979 e per 10 anni l'erede designato dell'Ayatollah Ruhollah Khomenei al quale nel 1989 invece successe l'attuale leader Supremo Ali Khamenei.

    Montazeri era un acceso critico del presidente Mahmoud Ahmadinejad e nei mesi scorsi, durante la disputa post elettorale, aveva paragonato il suo governo ad una dittatura. Nel 2001 Montazeri era stato rilasciato da un periodo di cinque anni di arresti domiciliari e ricoverato in ospedale a seguito di un infarto. Nonostante gli arresti domiciliari e l'ostracismo politico, Montazeri era rimasto una figura religiosa molto rispettata e uno dei principali "marjae taqlids", le guide spirituali della religione islamica.

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    • Giulia Pompili
    • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.