Le single hanno i giorni contati
Adesso milioni di signore, single, pluridivorziate, vergini, vedove, allergiche al matrimonio, compulsive mangiauomini, intimamente zitelle, monache di Monza, correranno a sposarsi. E le signorine snob di tutto il mondo osserveranno con orrore che questa è “la fine della donna single” (sul sito di Tina Brown, “The daily beast”, hanno già cominciato). Perché è uscito in America il seguito di “Mangia, prega, ama”, di Elizabeth Gilbert.
Adesso milioni di signore, single, pluridivorziate, vergini, vedove, allergiche al matrimonio, compulsive mangiauomini, intimamente zitelle, monache di Monza, correranno a sposarsi. E le signorine snob di tutto il mondo osserveranno con orrore che questa è “la fine della donna single” (sul sito di Tina Brown, “The daily beast”, hanno già cominciato). Perché è uscito in America il seguito di “Mangia, prega, ama”, di Elizabeth Gilbert: bestseller tradotto in trenta lingue, in cima alla classifica del New York Times per tre anni di fila, un libro diventato guida spirituale di milioni di ragazze (un po' come “The Secret” di Rhonda Byrne, unico libro che viene mostrato, in mezzo a centinaia di borse, tacchi e abiti, nel film di “Sex and the City”: lo legge Samantha a bordo piscina, comprandolo non si fa la figura delle intellettuali di grido ma alle librerie Feltrinelli sotto Natale le signore se lo strappavano di mano, molte poi lo nascondono dentro la copertina dei Buddenbrook, fingendo di avere l'irresistibile impulso di rileggerlo sottolineandolo).
Una trentenne dalla vita praticamente perfetta si ritrova una mattina a piangere sul pavimento del bagno, allora divorzia sanguinosamente, molla tutto, parte per un viaggio alla ricerca di cosa vuole davvero: in Italia, dove ingrassa dodici chili, in India, dove cerca la spiritualità, in Indonesia, dove trova l'equilibrio. Moltissime sue lettrici, scriveva ieri il Washington Post, hanno preteso di fare poi le stesse cose: mollare il marito, partire, dormire dove aveva dormito lei, mangiare quel che aveva mangiato, provare a fare gli stessi incontri decisivi. Oprah Winfrey dedicò due intere puntate a questo libro (in Italia edito da Rizzoli), e a ottobre in America esce il film con Julia Roberts. Una donna in cerca della felicità, di Dio e del senso della vita, una donna che ha bisogno della libertà, sceglie se stessa e anche quando si innamora pensa che in nessun caso si risposerà mai. “Un'intera generazione di donne – disse l'editore di Elizabeth Gilbert – che forse non vogliono vivere secondo le aspettive della società americana” hanno trovato in “Mangia, prega, ama” il manuale dell'esistenza (anche per la magnifica possibilità di abbuffarsi di pizza e gelati).
Ecco, l'attesissimo seguito si intitola “Committed: a skeptic makes peace with marriage” e la scettica che fa pace col matrimonio si sposa, come si può immaginare dalla gigantesca fede stampata sulla copertina. Elizabeth Gilbert, che nel primo libro raccontava la propria vita, si era effettivamente, nella realtà, già risposata da un po' (la stessa settimana in cui “Mangia, prega, ama” uscì in edizione economica), con Felipe, un brasiliano più vecchio di lei incontrato in Indonesia durante il viaggio alla ricerca della felicità, pure lui convalescente per un brutale divorzio. Lei aveva il terrore di scrivere questo seguito, aveva paura di deludere i suoi seguaci. “Persone che davvero si aspettano che io possa cambiare le loro vite”. Pensava che avrebbe potuto semplicemente continuare a fare il guru in televisione, oppure vendere candele e statuine di Budda. Ma il matrimonio (e forse anche un imbarazzante anticipo dell'editore) l'ha ispirata. Ecco allora il suo segreto della felicità: viaggiare, ingrassare, tornare magre, diventare ricchissime, risposarsi.
Il Foglio sportivo - in corpore sano