I conigli (nel cilindro) del Cav.
Ecco tutte (o quasi) le promesse di Berlusconi per vincere le regionali
Il ritorno dei talk show politici in campagna elettorale e l'indagine della procura di Trani concorrono, tra i consiglieri fidati, a rafforzare l'idea che l'attività politica di Silvio Berlusconi debba farsi più diretta e meno defilata di come si pensava all'inizio. Per questo il premier girerà più del previsto (anche con video e interviste televisive), più spesso in luoghi chiusi, con puntate in Campania, Piemonte, Lazio e anche in Puglia. Non solo. Nell'entourage di Palazzo si insiste sulla necessità di lanciare due o tre idee che rendano l'immagine di una coalizione capace anche di qualche scelta coraggiosa e popolare, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio.
Il ritorno dei talk show politici in campagna elettorale e l'indagine della procura di Trani concorrono, tra i consiglieri fidati, a rafforzare l'idea che l'attività politica di Silvio Berlusconi debba farsi più diretta e meno defilata di come si pensava all'inizio. Per questo il premier girerà più del previsto (anche con video e interviste televisive), più spesso in luoghi chiusi, con puntate in Campania, Piemonte, Lazio e anche in Puglia. Non solo. Nell'entourage di Palazzo si insiste sulla necessità di lanciare due o tre idee che – Tremonti permettendo – rendano l'immagine di una coalizione capace anche di qualche scelta coraggiosa e popolare, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio: le elezioni non si vincono promettendo la riforma della giustizia, agitando complotti, né assicurando una imminente stretta sulle intercettazioni telefoniche.
Così il Cav. si prepara a lanciare una versione regionalista del patto con gli italiani. Il 20 marzo, dal palco di piazza San Giovanni a Roma, presenti tutti i candidati governatori del centrodestra, rilancerà il piano casa, spiegherà come la maggioranza intende rendere più belle le città italiane e con cautela – molta cautela – dirà pure che le tasse saranno abbassate. Lo stato maggiore, ancora frastornato per la vicenda delle liste escluse, è riuscito a lavorare sulla campagna elettorale soltanto negli ultimissimi giorni. E questo vale anche per gli uffici tecnici di Palazzo Chigi.
Difatti è tutto ancora evanescente, ma al premier viene consigliato di individuare quattro o cinque proposte concrete (dalla casa, alla sicurezza, passando per l'ecologia e il verde cittadino) su cui fare impegnare tutti i candidati governatori. Alla strategia nazionale si affiancherà poi anche una campagna mirata alle singole regioni. Il premier sta registrando degli spot a sostegno dei singoli candidati con punti di forza legati alla specificità delle regioni: la Tav in Piemonte, l'accelerazione del terzo valico a Genova, i termovalorizzatori in Campania, il risanamento del bilancio in Lazio. Se poi arrivasse anche la notizia della riammissione del Pdl a Roma, tutto diventerebbe un po' meno complicato. La versione del Cav., rivista al ribasso, è che “anche una regione in più per noi è un successo”.
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