Tra regole e regali

Il Cav. attacca le procure ma sotto sotto ringrazia per l'aiutino elettorale

Salvatore Merlo

Scherzando a Montecitorio, Carmelo Briguglio, deputato finiano del Pdl, si frega le mani: “Penso ci vogliano una o due trasmissioni di Michele Santoro. Giusto per farci vincere”. Il fatto è che Silvio Berlusconi forse sta scoprendo un lato positivo nell'inchiesta di Trani: saldo nell'idea di esorcizzare per via legislativa l'anarchia delle intercettazioni, intanto accoglie con piacere le rilevazioni riservate di Euromedia Research che danno in ripresa sia lui sia il Pdl per effetto dello scontro con la procura pugliese.

    Scherzando a Montecitorio, Carmelo Briguglio, deputato finiano del Pdl, si frega le mani: “Penso ci vogliano una o due trasmissioni di Michele Santoro. Giusto per farci vincere”. Il fatto è che Silvio Berlusconi forse sta scoprendo un lato positivo nell'inchiesta di Trani: saldo nell'idea di esorcizzare per via legislativa l'anarchia delle intercettazioni, intanto accoglie con piacere le rilevazioni riservate di Euromedia Research che danno in ripresa sia lui sia il Pdl per effetto dello scontro con la procura pugliese. Spiega la sondaggista preferita dal Cav., Alessandra Ghisleri: “La confusione, com'è stato per la vicenda delle liste, provoca astensionismo. Al contrario, l'attacco giudiziario genera una volontà di riscatto nell'elettorato di centrodestra”. Così la ripresa combinata con l'attesa, domani, del giudizio del Consiglio di stato sulla lista del Pdl a Roma ha convinto il premier a insistere sulla polarizzazione dell'elettorato.

    Come dice l'ex socialista Sergio Pizzolante: “Ci hanno fatto un regalo”. Pare. Berlusconi snocciolerà forse già stasera il contenuto dei sondaggi, a cena con i propri deputati in un ristorante fuori Roma; un'occasione nella quale probabilmente non si tratterrà dal ripetere l'invito rivolto a tutti di iscriversi ai Promotori della Libertà di Michela Vittoria Brambilla, quasi una reazione alla rete finiana di Generazione Italia (ma quale delle due intuizioni ha davvero provocato l'altra?). Eppure al Cav. viene consigliato di non assecondare le divisioni, come del resto ha capito anche Fini.

    “Lo scorno è tutto del partito degli astensionisti, o meglio degli ‘astinenti' nella capacità di governo”, sostiene il berlusconiano Giorgio Stracquadanio rivelando preoccupazione per la posizione assunta dalla fondazione di Luca Cordero di Montezemolo, ItaliaFutura, ma anche da alcuni grandi quotidiani che hanno presentato l'elevato astensionismo alle regionali francesi in parallelo alle prossime elezioni italiane. Dice Andrea Romano, direttore di ItaliaFutura: “Penso solo che, di fronte a un'offerta politica sclerotizzata, la crescita del non voto possa essere auspicabile. Potrebbe finire con l'innescare un rinnovamento”. La versione del Cav.: “Il gioco della sinistra è seminare il dubbio dell'astensione”. Ma oggi sembra fallire.

    • Salvatore Merlo
    • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.