Il Wall Street Journal difende Benedetto XVI e attacca il New York Times

Paolo Rodari

Dopo giorni di attesa il Wall Street Journal esce allo scoperto. E decide di prendere la linea opposta rispetto al New York Times. Mentre il quotidiano newyorkese si ostina ad attaccare Ratzinger sostenendo che quando guidava la Dottrina della fede lavorava per nascondere i casi di bambini abusati sessualmente da sacerdoti, il rivale di proprietà di Rupert Murdoch difende il Papa con un pezzo.

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    Dopo giorni di attesa il Wall Street Journal esce allo scoperto. E decide di prendere la linea opposta rispetto al New York Times. Mentre il quotidiano newyorkese si ostina ad attaccare Ratzinger sostenendo che quando guidava la Dottrina della fede lavorava per nascondere i casi di bambini abusati sessualmente da sacerdoti – leggi qui l'ultimo fondo di Maureen Dowd “The Church's Judas Moment” –, il rivale di proprietà di Rupert Murdoch difende il Papa con un pezzo di William McGurn: “The Pope and the New York Times”. Come dice il vaticanista dell'Espresso Sandro Magister qui, si tratta di una firma di prima grandezza.

    Per il Vaticano non sono giorni facili. La difesa del WSJ è una boccata d'ossigeno. Nelle ultime ore è uscita la notizia di vescovo cattolico norvegese, ma di origine tedesca, Georg Muller, che ha confessato di aver abusato sessualmente di un ragazzo minorenne una ventina di anni fa. A questo ennesimo scandalo il Vaticano ha per ora risposto così, ma è chiaro che al di là delle di prese di posizione ufficiali, molto nel bene o nel male potrà fare la stampa.

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