Che ve ne sembra della rissa?/ 5

Un odio ormai antico e indigesto. La piantassero, o cominciassero a risparmiare sulle trenette

Stefano Di Michele

E se la finissero, una buona volta? Se mettessero fine a questo strazio umano e culinario, un trionfo di cattivi umori e di carpaccio, e va tutto bene e va tutto male, e comunicazioni urgenti e cose risapute – e uno mostra il muso e l'altro fa vedere il grugno, e S. non capisce e G. è un ingrato… E ogni quindici giorni ci si rivede senza poter dire “piacere”, ci si sfancula, si gioca a fare i duri, e ricomincia a correre Bocchino, e s'avventura perigliosamente Quagliariello, tutto uno schierare di trombe e truppe, pure trombette e truppette, un parapiglia che si scontorce persino il riporto al ministro Ronchi.

    Il quinto intervento della serie "Che ve ne sembra della rissa?"

    E se la finissero, una buona volta?
    Se mettessero fine a questo strazio umano e culinario, un trionfo di cattivi umori e di carpaccio, e va tutto bene e va tutto male, e comunicazioni urgenti e cose risapute – e uno mostra il muso e l'altro fa vedere il grugno, e S. non capisce e G. è un ingrato… E ogni quindici giorni ci si rivede senza poter dire “piacere”, ci si sfancula, si gioca a fare i duri, e ricomincia a correre Bocchino, e s'avventura perigliosamente Quagliariello, tutto uno schierare di trombe e truppe, pure trombette e truppette, un parapiglia che si scontorce persino il riporto al ministro Ronchi e il povero Bonaiuti non sa più a chi dare il resto al telefono – sopire e troncare, poi quello lì riapre bocca, e allora bisogna riprendere in mano la cornetta – urlare e infiammare, adesso, urlare e infiammare, s'attizza svelto Feltri, si rianima Farefuturo, e poi splah!, tutti boni se potete, cala una calma inquieta: come una volta, togliattianamente, la gran bonaccia delle Antille, adesso è la morta gora delle Bahamas. Uno spreco di fiato e di pagine di giornali e di rughetta.

    Dovrebbero riprendersi le misure, quei due: G. piantarla di aspettarsi che S. si comporti da statista, fosse pure un mezzo De Gaulle, un tre quarti di un Pompidou; S. smetterla di pensare che tutti gli statisti possano assomigliare a Schifani. Non aspettarsi tanto l'uno dall'altro, così da avere poco da rimproverare l'uno all'altro. Da anni ormai si è consumato ogni possibile paragone con la nobiltà dei “Duellanti” del gran film, a cospetto della triste dipartita del protagonista manco “Casa Vianello” va bene citare, sembrano piuttosto Gringo e Black Jack di un'antica pubblicità (quasi antica come il loro risentimento, ormai), che duellano in “un buio che sembra la gola di un lupo”, e finiscono inevitabilmente col solito “mezzogiorno di cuoco”. O parte ‘sto colpo di rivoltella – G. si presenta con una treccia d'aglio, S. con Gasparri sottobraccio – o cominciassero a risparmiare sulle trenette.