Tutti mi chiedono: "E la televisione?"
Che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l'idea di lasciare la televisione per occuparsi d'altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti): Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere.
Al direttore - E la televisione?
Umberto Consoli, Milano
Lasci che le racconti, gentile Consoli, che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l'idea di lasciare la televisione per occuparsi d'altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti). Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere. Un giorno, dopo mesi di assenza dallo schermo piccolo, a una fermata dell'8 davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, un simpatico tizio che mi vede armeggiare per imbarcare la bassottina, mi guarda e tronca di netto: “Ah, ma allora è proprio andato in pensione!”. Un altro giorno, qualche mese dopo, dalle parti del mercato di Testaccio un signore mi inquadra con le borse della spesa, mi ferma premuroso e riservato, si avvicina al mio orecchio e spara: “Non la vedo più…”. “Eh…”, gli rispondo, “ho smesso di fare tv”. Lui mi guarda allibito e aggiunge: “Dotto', ma la salute tutto bene?”. Sorrido, lo rassicuro e procedo. Ieri poi un ragazzo, dalle parti del giornale, mi intercetta, punta il dito su di me ed esclama: “Giuliano Ferrara!”. Protetto dagli occhiali scuri, nego penosamente e vado avanti, lasciandolo in dubbio. Ma sento la voce della fidanzata che gli dice: “A Se', te l'avevo detto che era morto”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano