Tutti mi chiedono: "E la televisione?"

Giuliano Ferrara

Che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l'idea di lasciare la televisione per occuparsi d'altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti): Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere.

    Al direttore - E la televisione?
    Umberto Consoli, Milano

    Lasci che le racconti, gentile Consoli, che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l'idea di lasciare la televisione per occuparsi d'altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti). Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere. Un giorno, dopo mesi di assenza dallo schermo piccolo, a una fermata dell'8 davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, un simpatico tizio che mi vede armeggiare per imbarcare la bassottina, mi guarda e tronca di netto: “Ah, ma allora è proprio andato in pensione!”. Un altro giorno, qualche mese dopo, dalle parti del mercato di Testaccio un signore mi inquadra con le borse della spesa, mi ferma premuroso e riservato, si avvicina al mio orecchio e spara: “Non la vedo più…”. “Eh…”, gli rispondo, “ho smesso di fare tv”. Lui mi guarda allibito e aggiunge: “Dotto', ma la salute tutto bene?”. Sorrido, lo rassicuro e procedo. Ieri poi un ragazzo, dalle parti del giornale, mi intercetta, punta il dito su di me ed esclama: “Giuliano Ferrara!”. Protetto dagli occhiali scuri, nego penosamente e vado avanti, lasciandolo in dubbio. Ma sento la voce della fidanzata che gli dice: “A Se', te l'avevo detto che era morto”.

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.