Così cambia il Foglio

Certo, la carta è insostituibile, quindi non si deve perdere la buona vecchia abitudine di acquistare la propria copia in edicola, tenerla sottobraccio con un po' di orgoglio e magari sfogliarla sull'autobus, urtando i vicini di posto mentre si cerca di piegare l'inserto a metà. E' anche vero che salvo rari casi il Foglio è in ogni edicola (si badi: l'effetto scarsità inizialmente era voluto, come per i primi Swatch). Ma come fare se vostra moglie non ne può più di aprire i cassetti di casa e trovare archiviati vecchi numeri ingialliti del Foglio “che proprio non si possono buttare”, da quelli dedicati alle elezioni di Ratzinger o Bush a quello con l'Andrea's version “più bella di sempre”? Ditele di rassegnarsi, e intanto ecco un consiglio per avere qualcosa in più.

Il Foglio.it rivoluziona il modo di leggere il giornale su Internet. Basta con gli scomodi pdf da scaricare e ingrandire a spanne, da oggi leggere il Foglio on line non sarà più lo stesso. Grazie al nuovo sistema Paperlit infatti potrete scorrere le pagine del numero in edicola muovendovi con un colpo di mouse, ingrandire gli articoli con un clic e apprezzare i colori come mai prima d'ora. Poi, dopo la lettura, potrete scaricare il pdf e conservarlo sul vostro computer. In occasione del lancio di questa nuova modalità di lettura, fino al 5 maggio potrete usufruire di una settimana di prova gratuita. Basta iscriversi qui e, oltre a ricevere via e-mail la newsletter il Foglietto, potrete leggere il giornale sullo schermo del computer come se fosse di carta.

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Consapevole che il futuro del giornalismo non è uno scontro tra cartaceo e Web, ma un'integrazione sempre più funzionale tra questi due aspetti, il Foglio.it continua a innovarsi e venire incontro ai suoi lettori con offerte sempre più ad hoc e diverse dalla copia in edicola: dai blog dei foglianti alle rubriche Manuale di conversazione, Vie Traverse e Ultimo Stadio, passando per video e gallerie immagini esclusive.

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• Piero Vietti

• Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.