Nel caso Scajola il problema è lo stile

Giuliano Ferrara

Colpisce lo stile, nel caso Scajola. Questo giornale fu orgogliosamente corresponsabile delle sue precedenti dimissioni. Aveva temerariamente dato di “rompicoglioni” a un uomo, Marco Biagi, morto da eroe, colpito a tradimento dalle Brigate rosse per aver servito lo stato con la sua cultura riformista. Il governo aveva abbandonato questa persona che segnalava inascoltata la propria insicurezza, e dopo la morte il ministro dell'Interno, Scajola, lo insultò. Intollerabile.

    Colpisce lo stile, nel caso Scajola. Questo giornale fu orgogliosamente corresponsabile delle sue precedenti dimissioni. Aveva temerariamente dato di “rompicoglioni” a un uomo, Marco Biagi, morto da eroe, colpito a tradimento dalle Brigate rosse per aver servito lo stato con la sua cultura riformista. Il governo aveva abbandonato questa persona che segnalava inascoltata la propria insicurezza, e dopo la morte il ministro dell'Interno, Scajola, lo insultò. Intollerabile. Mentre era ben vivo e forte il fronte del rigetto di ogni tipo di dimissioni, noi facemmo una campagna e paginate intitolate: “Via il ministro della malaparola”. Anche in questo caso il problema principale è lo stile, che si rivela al tempo stesso grottesco e insultante per gli italiani.

    Ripescato per troppa bonomia come parte del governo, prima alla famosa “Attuazione del programma” e adesso alle “Attività produttive”, Scajola ha continuato a peccare in fatto di tocco o di maniera, se preferite. Farsi regalare un pezzo di proprietà di una casa con soldi neri di un costruttore non è già il massimo, ma il massimo e più che il massimo è sicuramente dimettersi, dopo giorni in cui si è espressa la propria “indignazione” non si sa con chi e non si sa per che cosa, sputtanando il garantismo con la solita evocazione del complotto mediatico, con questa motivazione: perché non posso sopportare il sospetto che la mia casa sia stata pagata da un altro. Surreale.

    Leggi Signor ministro, per avere un bel terrazzo bisogna pagarselo col mutuo di Annalena

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.