Money League/14
Qui Capello ha già battuto tutti gli altri
L'obiettivo è il Soccer City di Johannesburg, l'appuntamento è per l'11 luglio. Solo due allenatori raggiungeranno la meta e solamente uno alzerà la coppa al cielo, scrivendo il proprio nome nel magico libro della storia del calcio. E' dal 2007 che Fabio Capello studia per diventare immortale, con il suo stile sobrio e spigoloso, con quell'incedere british e un conto in banca da fare invidia a Marcello Lippi, che quella coppa l'ha già vinta, contro tutto e tutti, all'italiana insomma, e che in Sudafrica la porterà sotto braccio per consegnarla al più bravo, quattro anni dopo.
L'obiettivo è il Soccer City di Johannesburg, l'appuntamento è per l'11 luglio. Solo due allenatori raggiungeranno la meta e solamente uno alzerà la coppa al cielo, scrivendo il proprio nome nel magico libro della storia del calcio. E' dal 2007 che Fabio Capello studia per diventare immortale, con il suo stile sobrio e spigoloso, con quell'incedere british e un conto in banca da fare invidia a Marcello Lippi, che quella coppa l'ha già vinta, contro tutto e tutti, all'italiana insomma, e che in Sudafrica la porterà sotto braccio per consegnarla al più bravo, quattro anni dopo. C'è da scommettere che nello spogliatoio della Nazionale inglese Capello abbia affisso la foto di Alf Ramsey, l'unico Ct che fino ad oggi è riuscito a vincere i Mondiali con l'Inghilterra, era il 1966. Fors'anche quelle di Bobby Robson e Terry Venables che da allora sono riusciti a portarla a un quarto posto iridato e al podio europeo. Durante le qualificazioni ha dato la sensazione di aver costruito una squadra forte, equilibrata, per certi versi insuperabile, ma il caso Terry ha fatto scricchiolare le mura del maniero e in una competizione lunga un mese conta arrivare più che partire. Ma ancora prima d'iniziare Don Fabio vanta un record invidiabile, dall'alto dei suoi 8,8 milioni di euro l'anno è il Ct più pagato del pianeta, niente a che vedere con gli avversari staccati per manifesta inferiorità economica.
Marcello Lippi, che di Capello è l'alter ego per eccellenza, ne guadagna "solamente" 3, pur essendo campione del mondo in carica, e Joachim Löw, Ct della Germania, 2,5 milioni di euro l'anno (fonte, futebolfinance.com). In fondo Prandelli, che prenderà il posto di Lippi dopo il Sudafrica, ha firmato per una cifra vicina ai 2 milioni di euro (fonte, sporteconomy24.it).
Più che il trofeo poté il carisma se è vero che Vicente Del Bosque, fresco campione d'Europa con la Spagna, è solo sesto con 1,5 milioni, Dunga undicesimo con 800.000 euro l'anno e ha già vinto Coppa America e Confederations Cup, mentre il più pagato del continente americano è il messicano Javier Aguirre, 1,2 milioni, davanti al brasiliano e decimo a pari merito con Carlos Alberto Parreira, Ct del Sudafrica, e Pim Verbeek, tecnico olandese dell'Australia, il numero uno tra Asia e Oceania. Se la cava anche l'olandese Bert van Marwijk che ha dichiarato di voler andare in Sudafrica per vincere, nonostante fino ad oggi abbia conquistato solo una Coppa Uefa e una Coppa d'Olanda. Il suocero di Van Bommel prende 1,8 milioni. Il quinto posto lo occupa il tedesco Ottmar Hitzfeld con 1.750.0000 euro, Ct della Svizzera con alle spalle 25 trofei, tra cui due Champions League e una Coppa Intercontinentale.
La maglia nera sarebbe spettata al nigeriano Shaibu Amodu, se non fosse stato esonerato alla vigilia del Mondiale, come gli era già accaduto nel 2002, che percepiva 125.000 euro. Sulla panchina della Nigeria adesso siede lo svedese Lars Lagerback, famoso per aver fatto il ‘due con' insieme a Tommy Soderberg su quella della Svezia e per il ‘biscotto' anti Italia agli Europei del 2004. Prenderà sicuramente qualcosa di più del predecessore, ma non tanto. Al trentunesimo posto c'è Kim Jong-Hun, Ct della Corea del Nord, squadra che passerà certamente alla storia per aver convocato l'attaccante Kim Myong-Won tra i portieri, per regolamento non potrà giocare in nessun altro ruolo, rischiando seriamente di vedere il Mondiale dalla panchina. Il tecnico nordcoreano percepisce 170.000 euro l'anno.
Risalendo troviamo una vecchia conoscenza del calcio italiano Oscar Washington Tabarez che cercherà di riportare la Celeste ai fasti di un tempo e per farlo guadagna 200.000 euro, lo stipendio che in Italia un giocatore può prendere in Lega Pro. Più di lui prendono lo slovacco Vladimir Weiss, 215.000, l'honduregno, colombiano di nascita, Reinaldo Rueda, 240.000, l'algerino Rabah Saadane, l'argentino Gerardo Martino, Ct del Paraguay, e lo sloveno Majtaz Kek, tutti e tre a quota 245.000.
Allo statunitense Bob Bradley vanno 275.000 euro mentre l'esautorato Raymond Domenech sale a 560.000, con Laurent Blanc pronto a prenderne il posto, dimostrando scarsa fiducia su un exploit della Francia in Sudafrica. Sotto il milione di euro c'è anche la vecchia volpe di Radomir Antic (305.000, Serbia), così come il francese Paul Le Guen (650.000, Camerun) e il tedesco Otto Rehhagel (750.000, Grecia). Solo dodicesimo l'ex Pibe de Oro, Diego Armando Maradona, Ct della ‘sua' Argentina: 800.000 euro per lasciare a casa Cambiasso, Zanetti e tenere in panchina Milito. Forse anche troppi.
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