La memoria delle stragi
Domenica sono stato rimproverato da Barbara Spinelli per aver scritto nel Foglio che in un Paese civile non si può convivere con l'accusa di strage al presidente del Consiglio: o la si dimostra, e allora il presidente del Consiglio va in galera, oppure la si pianta lì. Io criticavo il malvezzo di elucubrare sulle stragi del 1993, collegandole a quelle del 1992 (Falcone e Borsellino) e poi all'attentato dell'Addaura e al fallito tentativo dinamitardo allo Stadio Olimpico.
Domenica sono stato rimproverato da Barbara Spinelli per aver scritto nel Foglio che in un Paese civile non si può convivere con l'accusa di strage al presidente del Consiglio: o la si dimostra, e allora il presidente del Consiglio va in galera, oppure la si pianta lì. Io criticavo il malvezzo di elucubrare sulle stragi del 1993, collegandole a quelle del 1992 (Falcone e Borsellino) e poi all'attentato dell'Addaura e al fallito tentativo dinamitardo allo Stadio Olimpico. "Elucubrare" significa dire e non dire, mettere insieme "ipotesi e ragionamenti" (l'espressione è usata difensivamente ed eufemisticamente dallo stesso Pietro Grasso) che puntano in una direzione malamente dissimulata: suggerire che Forza Italia, il partito del premier e di Marcello Dell'Utri e di tanti altri, è quell'entità esterna (definizione buscettiana trasferita direttamente al linguaggio delle procure) che attraverso una strategia mafiosa della tensione doveva raccogliere il frutto politico di una campagna di disordine e assassinio. […]
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