Ecco perché salvare Pomigliano non è anticostituzionale
Secondo Guido Viale le richieste che l'ad della Fiat fa ai lavoratori di Pomigliano sono irricevibili perché espressione di una dottrina della libertà di impresa che calpesta sicurezza, libertà e dignità dei lavoratori, in contrasto con l'articolo 41 della Costituzione. Questo articolo riguarda i limiti alla libertà di impresa quando essa contrasta con l'utilità sociale. Ma mantenere uno stabilimento che dà lavoro a 5 mila addetti e ad altri 10 mila dell'indotto non è in contrasto con l'utilità sociale.
Secondo Guido Viale le richieste che l'ad della Fiat fa ai lavoratori di Pomigliano sono irricevibili perché espressione di una dottrina della libertà di impresa che calpesta sicurezza, libertà e dignità dei lavoratori, in contrasto con l'articolo 41 della Costituzione. Questo articolo riguarda i limiti alla libertà di impresa quando essa contrasta con l'utilità sociale. Ma mantenere uno stabilimento che dà lavoro a 5 mila addetti e ad altri 10 mila dell'indotto non è in contrasto con l'utilità sociale. Sarebbe in contrasto con la Carta un'eventuale chiusura. La penalizzazione dell'assenteismo attuato con certificati fittizi di malattia, con falsi impegni elettorali e con scioperi quando ci sono i turni di lavoro il sabato non contrasta con la libertà e la dignità dei lavoratori. Nelle altre fabbriche questi comportamenti anomali, residuo di una mentalità degli anni 70, da tempo non ci sono. Le ore di lavoro in più per orari straordinari, che accrescono il reddito del lavoratore, non sono un danno per la famiglia, come sostiene Viale, ma un contributo al suo benessere.
I turni notturni che vengono chiesti ai lavoratori per il pieno utilizzo degli impianti sono normali in tutti i settori in cui il costo degli impianti è elevato. Ma Viale dice che anche con questo accordo Pomigliano chiuderà perché il piano Fiat di arrivare a produrre 6 milioni di auto è destinato a fallire, essendo il mercato dell'auto saturo. Il piano è stato valutato positivamente dal governo statunitense, dalle banche e dalla Borsa. Forse bisogna supporre che tutte queste istituzioni si siano sbagliate o siano in malafede, secondo la teoria per cui il capitalismo è un imbroglio e l'economia di mercato una mistificazione? Ma gran parte dei paesi sottosviluppati è uscita dalla povertà grazie al capitalismo. D'altra parte a Pomigliano si programma la produzione della Panda oggi fabbricata in Polonia, non il lancio di una nuova gamma di prodotto. E la crescita globale della produzione della Fiat non si basa sul mercato europeo ma su quello sudamericano e di altri paesi emergenti. La soluzione alternativa che Viale propone si basa sulla sovvenzione statale delle energie pulite per volumi che sono fuori mercato sul lato della domanda, fuori bilancio sul lato delle sovvenzioni pubbliche, fuori luogo sul lato della sostenibilità ambientale (data la quantità di materiali che vi si dovrebbero impiegare). E non si capisce come vi potrebbero lavorare i 5 mila di Pomigliano con turni e regole diverse da quelle che Marchionne chiede.
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