Il premier condivide la scelta di Brancher

Giulia Pompili

Il ministro Aldo Brancher ha annunciato nell'aula del tribunale di Milano le proprie dimissioni da ministro. Brancher ha anche rinunciato al legittimo impedimento nell'ambito del processo per la  scalata alla banca Antonveneta. Nell'anticipare le sue "dimissioni irrevocabili" da ministro "al fine di consentire una rapida chiusura della vicenda che mi riguarda", ha chiesto di poter essere giudicato con rito abbreviato incondizionato.

    Il ministro Aldo Brancher ha annunciato nell'aula del tribunale di Milano le proprie dimissioni da ministro. Brancher ha anche rinunciato al legittimo impedimento nell'ambito del processo per la  scalata alla banca Antonveneta. Nell'anticipare le sue "dimissioni irrevocabili" da ministro "al fine di consentire una rapida chiusura della vicenda che mi riguarda", ha chiesto di poter essere giudicato con rito abbreviato incondizionato.

    Nel corso della breve dichiarazione spontanea Brancher ha spiegato al giudice della quinta sezione penale, Anna Maria Gatto, che "la mia presenza è un segno di rispetto per il tribunale. Sono qui a difendere la mia innocenza". Per quanto riguarda la rinuncia al legittimo impedimento, Brancher ha detto: "Pensavo di dover privilegiare per un breve periodo gli obblighi verso il mio paese, ma siccome questa scelta è stata indebitamente strumentalizzata ho fatto diverse scelte: prima di tutto nel rispetto della mia famiglia e poi anche perché finiscano le strumentalizzazioni e speculazioni".

    Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha detto: "Ho condiviso con Aldo Brancher la decisione di dimettersi da ministro. Conosco e apprezzo ormai da molti anni l'onorevole Brancher e so con quanta passione capacità avrebbe potuto ricoprire il ruolo che gli era stato affidato. La volontà di evitare il trascinarsi di polemiche ingiuste e strumentali dimostra ancora una volta la sua volontà di operare esclusivamente per il bene del paese e non già per interessi personali. Sono certo che superato questo momento Brancher potrà, come sempre, offrire il suo fattivo contributo all'operato del governo e alla coalizione".

    • Giulia Pompili
    • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.