Foglio, oggi c'è

Giuliano Ferrara

Non possiamo scioperare uniti e compatti contro la nostra linea editoriale, contro le nostre idee. Non che tutti la pensino allo stesso modo, qui al Foglio, e c'è chi perfino progetta di smettere di pensare la politica e la vita civile italiane (esercizio inutile). C'è anche chi sciopera. Ma all'ingrosso circola una sensazione ben riassunta nell'appello per la privacy come diritto primario di libertà da noi pubblicato nei giorni scorsi.

Leggi L'appello fogliante in favore del diritto alla privacy

    Non possiamo scioperare uniti e compatti contro la nostra linea editoriale, contro le nostre idee. Non che tutti la pensino allo stesso modo, qui al Foglio, e c'è chi perfino progetta di smettere di pensare la politica e la vita civile italiane (esercizio inutile). C'è anche chi sciopera. Ma all'ingrosso circola una sensazione ben riassunta nell'appello per la privacy come diritto primario di libertà da noi pubblicato nei giorni scorsi. Il movimento contro la legge bavaglio cosiddetta può avere delle ragioni tecnico-legislative, ma ha purtroppo per scopo evidente difendere lo stato di cose presente, l'eccezione italiana, e cioè la vistosa, sistematica, sciatta riproposizione sulla stampa e in tv di chilometri di nastri intercettati in cui persone, faccende private, libertà grandi e minute sono sottoposte a gogna.

    E' l'arte della commedia, un vertice di grottesco inarrivabile nell'universo mondo. Come abbiamo dimostrato con la nostra mini-inchiesta sulla stampa estera, dalla quale emerse che nell'esercizio dello sputtanamento e nel parafrasare la cronaca criminale fino all'ossessione del più lubrico e inutile dei dettagli, fino al doppiaggio dei nastri nei talk show, alla fiction, al fotoromanzo, noi siamo soli. A scanso di equivoci, siamo in edicola.

    Leggi L'appello fogliante in favore del diritto alla privacy

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.