Ecco di che cosa parlerà Sarkozy questa sera

Marina Valensise

E' tutto pronto all'Eliseo per l'intervista di stasera al tg delle 20. Nicolas Sarkozy parlerà a braccio da una terrazza, rispondendo alle domande di Daniel Poujadas. Il suo capo ufficio stampa, Frank L'Ouvrier, interpellato dal Foglio.it, fa sapere che non sono disponibili anticipazioni sulle sue parole. Perciò, per ora, possiamo solo ipotizzare cosa dirà. Sarkozy, con ogni probabilità, preferirà dilungarsi sulla riforma delle pensioni, che domani dovrebbe essere adottata in Consiglio dei ministri.

    E' tutto pronto all'Eliseo per l'intervista di stasera al tg delle 20. Nicolas Sarkozy parlerà a braccio da una terrazza, rispondendo alle domande di Daniel Poujadas. Il suo capo ufficio stampa, Frank L'Ouvrier, interpellato dal Foglio.it, fa sapere che non sono disponibili anticipazioni sulle sue parole. Perciò, per ora, possiamo solo ipotizzare cosa dirà. Sarkozy, con ogni probabilità, preferirà dilungarsi sulla riforma delle pensioni, che domani dovrebbe essere adottata in Consiglio dei ministri. Si dilungherà sul suo ruolo di presidente del prossimo G20, sul risanamento della spesa pubblica e sul rilancio dell'economia dopo la crisi finanziaria.

    Probabilmente deciderà di tagliare corto sul ministro del Lavoro Eric Woerth, e tesoriere dell'Ump, oggi impegnato in prima linea nella riforma delle pensioni, e coinvolto nello scandalo delle intercettazioni clandestine di Liliane Bettancourt. Woerth infatti è stato tirato in ballo dall'ex contabile della miliardaria per aver ricevuto fondi in nero per il partito; è sospettato dai socialisti di aver chiuso un occhio sull'evasione fiscale del gruppo L'Oréal. Ora però è stato assolto dall'accusa infamante di aver “richiesto, impedito o orientato un controllo fiscale” sulla Bettencourt e i suoi collaboratori, grazie a un rapporto particolareggiato dell'Ispettorato generale alle finanze, che tuttavia i socialisti non considerano un organo indipendente. “Non c'è alcun inizio di prova, è solo un modo per destabilizzare il governo”, ha detto Sarkozy, cercando di gettare acqua sul fuoco e circoscrivere una vicenda che sembra ideata apposta per ridicolizzare la sua ambizione di una Repubblica irreprensibile.

    Intanto, per  rimontare la china dei sondaggi, che oggi registrano il record negativo del 26 per cento di gradimento, il presidente ha anche aperto un forum su Facebook, chiedendo ai francesi di segnalargli i temi di loro interesse, col rischio di sobbarcarsi la brutalità dei loro interventi (Tipo: Quando si liberà di quella palla al piede di Woerth? La sua amicizia col procuratore Courroye non mette in causa l'indipendenza della giustizia? Perché non si dimette Presidente? Come fa a prendere in giro i francesi? ). E mentre i sarkozysti accusano di “metodi fascisti” il radicale ed ex trockista Edwy Plenel, che sul suo sito Mediapart ha pubblicato gli stralci delle registrazioni carpite dal maggiordomo di Mme Bettencourt, mentre i liberali come il direttore di Commentare, Jean Claude Casanova, negano si tratti di una crisi di regime, pur ammettendo le pesanti implicazioni dello scandalo e denunciando la dipendenza dei media nazionali dal potere, il ministro del bilancio Eric Woerth comincia a meditare sull'opportunità, se non di dimettersi dal governo, di abbandonare almeno la poltrona di tesoriere del partito di maggioranza.