Stelle si nasce
Piccola precisazione per madri invidiose e scarmigliate che si chiedono come faccia Angelina Jolie ad avere sei figli e continuare a essere Angelina Jolie (torbida, umanitaria, sexy, misteriosa, tatuata, magra, vagamente tossica, bellissima – a parte quelle vene sulle braccia scarnificate): venticinque persone di servizio in casa.
Piccola precisazione per madri invidiose e scarmigliate che si chiedono come faccia Angelina Jolie ad avere sei figli e continuare a essere Angelina Jolie (torbida, umanitaria, sexy, misteriosa, tatuata, magra, vagamente tossica, bellissima – a parte quelle vene sulle braccia scarnificate): venticinque persone di servizio in casa. Un medico in pianta stabile, quattro infermiere, due addetti alle pulizie, un cuoco, una cameriera, un aiuto cameriere, due assistenti personali, quattro guardie del corpo, sei ex guardie dell'esercito francese per sorvegliare l'area intorno alla casa e soprattutto molte bambinaie dal Vietnam, dal Congo e dagli Stati Uniti.
Più un buon numero di ex amanti da ricordare nel caso in cui Brad Pitt venga a noia: Timothy Hutton, Mick Jagger, Ralph Fiennes, oltre agli ex mariti e alle ragazze, mentre si preparava a rovinare la vita a Jennifer Aniston e a trasformare Brad Pitt, in “Mr. Mom”, come lo chiama Andrew Morton in tutta la biografia non autorizzata di Angelina Jolie che sta per uscire in libreria. Morton, giornalista e scrittore inglese, è il biografo delle stelle, anche senza il loro permesso: la principessa Diana, Tom Cruise, Madonna, Monica Lewinsky (ci fu un momento in cui la Lewinsky era paragonabile a Madonna per sconvolgimenti provocati). Persone non soltanto iper famose, ma che scuotono il mondo, secondo il New York Times. Angelina Jolie è una di queste: non solo per l'Oscar, i Golden Globe, i riconoscimenti umanitari, l'ossessione filiale, ma per le cose che nasconde, come il ricovero per settantadue ore in un ospedale psichiatrico, e per la capacità di mandare in estasi i tabloid (lo star system in America è una cosa seria, nulla di paragonabile a Belen Rodriguez e Fabrizio Corona).
Morton racconta l'infanzia ovviamente infelice e hippy di Angelina: il padre John Voight era attratto dalle altre donne “come le falene dalla luce” e si fece beccare dalla madre, Marcheline, con una studentessa di teatro quando Angelina aveva pochi mesi. Matrimonio distrutto e bambina affidata alle baby sitter perché la madre non sopportava la somiglianza della piccola labbruta con il marito (era tanto arrabbiata che nel 2007, morendo, disse: “Non fate entrare John”). Secondo una delle baby sitter, una modella part time, “Angelina ha ereditato la libido dal padre” (cosa sapeva la baby sitter della libido del padre?) e cominciò presto, a 14 anni (prima dell'eroina, dell'anoressia e della passione per la raccolta di sangue in piccole fiale) a portare ragazzi in casa. La mamma era contenta, almeno poteva controllarla, e cedette ad Angelina la stanza matrimoniale col letto cinese delle nozze.
Morton smentisce di aver scritto che a sedici anni la Jolie rubò il fidanzato anche alla propria madre, ma è certo che fece di tutto per strappare Brad Pitt a Jennifer Aniston, nonostante continui a negare: “Pitt faceva parte del triumvirato, con Johnny Depp e Willem Dafoe, su cui Angelina aveva messo gli occhi da lontano”. Le piacciono gli uomini impegnati e sceglie con cura le proprie vittime: secondo l'interpretazione psichiatrica di Morton, per convincersi che tutti i maschi sono come il padre libidinoso (con John Voight si è riconciliata, ma per molto tempo dal parrucchiere gli hanno nascosto per pietà tutti i giornali del mondo, pieni delle foto dei nipotini che Angie, mamma umanitaria, non gli lasciava vedere).
Il Foglio sportivo - in corpore sano