Caro Bersani, ma com'è che quando c'è bisogno di te sei sempre altrove?

Stefano Di Michele

Caro compagno segretario, il momento è quello che è: persino Repubblica fa sapere che è prevista l'estinzione del pattìno – che fa “modello emiliano” almeno quanto certe svampite fanno fiction televisiva – mentre Raul Casadei va a suonare per la Lega, e tu sai che nella storia del Pci ha avuto più peso “Romagna mia” che la benemerita scuola delle Frattocchie. “La sinistra non è più ballerina”, ha detto sconsolato il musicista. Forse pure troppo, invece.

    Caro compagno segretario, il momento è quello che è: persino Repubblica fa sapere che è prevista l'estinzione del pattìno – che fa “modello emiliano” almeno quanto certe svampite fanno fiction televisiva – mentre Raul Casadei va a suonare per la Lega, e tu sai che nella storia del Pci ha avuto più peso “Romagna mia” che la benemerita scuola delle Frattocchie. “La sinistra non è più ballerina”, ha detto sconsolato il musicista. Forse pure troppo, invece. Tu, all'inizio di tanto faticoso mandato, ti sei richiamato alle regole della bocciofila (che per inciso, rispetto allo statuto del Pd, hanno una grandezza da codice di Hammurabi), soltanto che qui ormai tira aria di estinzione pure per le bocce. Nelle ultime settimane ti hanno dato prima in Cina, come Matteo Ricci, poi in America, come Cristoforo Colombo – che ne dici di stare pure un po' in Italia? Farebbe comodo, sai, e un po' pure piacere, a compagni e militanti, avere notizia di qualcosa che non arrivi da Shanghai (ma che sei andato a vedere, le bocce cinesi?).

    Sennò pare che quando chiude “Ballarò” per la stagione estiva, e si comincia con le repliche, pure il Pd faccia altrettanto. E infatti. Dopo un inabissamento mediatico che durava da settimane, per cosa siamo ritornati sui giornali? Per la discussione sulle primarie. E farle. E non farle. E di coalizione. E di partito. E sotto il gazebo. E sotto i ponti. E che palle! Là stavamo due o tre segretari fa, qui stiamo: c'è più freschezza, quasi quasi, nella disputa sui trapianti tricologici di Berlusconi che nelle azzuffate tra Fioroni e Parisi, o nello sfiancante ricicciare di Walter contro Massimo o viceversa, che ormai non ne vogliono più sentir parlare neanche i famigliari a cena. Batti un colpo, Bersani! Lancia un gavettone, almeno! Manda qualcuno dalemianamente a farsi fottere, ti prego! Ti ricordi quando hai evocato i coglioni che rompeva quella certa ministra a quei poveri insegnanti?

    Sì, magari si turba Gasparri o se la prende Cicchitto, capirai, ma guarda che c'è una generale frantumazione in corso, e una ripetuta evocazione non sarebbe del tutto sgradita. Tu capisci, sarebbe non poco bello, ogni tanto, intravedere il segretario. E per piacere, quando riappari – sono andato a ravanare sul tuo sito, tanto per avere qualcosa di più fresco da mettere sotto i denti – non lo fare come nelle due immagini che subito ti vengono incontro appena accendi il computer: in una hai in testa il casco giallo, visto che ti trovavi all'Aquila, in un'altra qualcuno tiene un ombrello aperto sulla tua pelata, visto che pioveva. Che facciamo, azzardiamo metafore? Tra manovra e intercettazioni, il parapiglia nel Pdl e lo struggimento dei nostri per Fini, mentre Marchionne intende fare l'industriale in Serbia e gradirebbe il sindacato americano in Italia (chissà quale posizione dovrebbe assumere, in tanta dottrina globalizzata, l'operaio nostrano) ci vorrebbero: a) un partito, per esempio il Pd; b) un segretario, per esempio Bersani.

    Ti pare possibile che sia più presente Casini, persino fuori dalle pagine del Messaggero? O che ti debba mangiare in testa persino Vendola, che invece di apparecchiare seminari poetici con Bondi, per dilettarsi in coppia su Dante, pure lui va per primarie? Sì, vabbè, i minzoliniani si son presi il tiggìuno, e hai voglia a far proposte: quelli c'hanno l'occhio sull'afa che avanza e le spiagge che si affollano. Sì, Berlusconi blinda e mena – più a Gianfranco, però. Sì, il ruolo di Napolitano che è garanzia per tutti… Ma guarda che assieme a “Ballarò” ha chiuso pure “Chi l'ha visto?”, e qui con l'aria che tira si scordano presto e non ti cerca più neanche la Sciarelli. Fatti vedere, segretario, fatti sentire. Casomai, qualche boccia tirala pure fuori campo.