Le canzoni dell'estate

Camillo Langone

La Rochefoucauld scrive che molte persone non si sarebbero mai innamorate se non avessero mai sentito parlare dell'amore: io non mi sarei mai accorto dell'esistenza dell'estate se non avessi mai ascoltato le canzoni dell'estate. Onde, piscine, spiagge, perfino le ragazze in bikini sono mute senza la colonna sonora della “stagione estrema”.

    A partire da domani, ogni giorno, sul Foglio.it i consigli musicali di Camillo Langone, indispensabili per andare in ferie, da ascoltare bevendo Chinotto & Rum.

    La Rochefoucauld scrive che molte persone non si sarebbero mai innamorate se non avessero mai sentito parlare dell'amore: io non mi sarei mai accorto dell'esistenza dell'estate se non avessi mai ascoltato le canzoni dell'estate. Onde, piscine, spiagge, perfino le ragazze in bikini sono mute senza la colonna sonora della “stagione estrema che dà oro ai più vasti sogni”. La musica d'inverno è senza data, non conta l'anno di pubblicazione, è sufficiente che fornisca calore, e la musica di Natale è sempre la stessa da secoli, “Tu scendi dalle stelle”, “Adeste fideles”, quella roba (magnifica) lì. D'estate invece bisogna sintonizzarsi sulla musica del momento, sulle canzoni che esprimono il sentimento del tempo. Non ci si bagna due volte nella stessa estate.

    Io ho imparato a vivere e a scrivere (e ad amare, ammesso che abbia imparato a farlo) con le canzoni dell'estate. Amo fino al pianto le canzoni dell'estate, di tutte le mie estati e delle estati che mi hanno preceduto (come non commuoversi di fronte a “St. Tropez twist” e “Tintarella di luna”) e di quelle che mi seguiranno. Ogni canzone è un bacio sulla bocca, una bicicletta in pineta, un bagno di notte. Ogni canzone è un sogno. Io sogno di vendere tanti libri per poter fare il deejay. Mi spiego: se fossi un autore da classifica potrei imporre agli organizzatori presentazioni senza parole (sono scrittore, mica oratore) ma con tanta musica, da me selezionata e diffusa.

    Lo volete il divo? E allora sorbitevi i suoi capricci. Un po' come faceva Andrea De Carlo che infliggeva alle lettrici adoranti la sua chitarrina new age. Le mie seratine mi piacerebbe farle appunto ad agosto, sulle dune di Marina di Ravenna o sulla spiaggia di Pescara o fra gli scogli di Maratea o a Senigallia dove c'è la famosa rotonda sul mare. Quest'estate punto sulle seguenti dodici canzoni: ascoltatele, sono talmente belle che vi faranno effetto anche senza i miei missaggi e le mie luci. Beveteci sopra, baciatevi sopra, e a settembre mi ringrazierete

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).