Le canzoni dell'estate/ 1

Bachata en fukuoka di Juan Luis Guerra

Camillo Langone

Non è colpa sua se Nanni Moretti l'ha usato in “Caro diario”, Juan Luis Guerra è un bravo cristiano in senso lato e stretto e mai vorrebbe ridicolizzare la Cattedra di Pietro come sta cercando di fare il regista romano, che avendo perso il proprio talento in qualche angolo dello scorso millennio ha puntato per il suo nuovo film su un'idea degna del Marco Bellocchio più ammuffito.

    Non è colpa sua se Nanni Moretti l'ha usato in “Caro diario”, Juan Luis Guerra è un bravo cristiano in senso lato e stretto e mai vorrebbe ridicolizzare la Cattedra di Pietro come sta cercando di fare il regista romano, che avendo perso il proprio talento in qualche angolo dello scorso millennio ha puntato per il suo nuovo film su un'idea degna del Marco Bellocchio più ammuffito: un Papa depresso che va a farsi psicanalizzare. In una canzone del 2004, “Las avispas”, Guerra canta la soluzione vera: “Tengo un Dios admirado en los cielos/ y el amor de su Espíritu Santo/ por su gracia yo soy hombre nuevo”.

    Più confessionali, quindi, e meno lettini! Ma vengo all'estate 2010 rallegrata dal musicista dominicano con un tipico ritmo della sua isola, una bachata ideale per inizio o fine serata, con suoni più eleganti della media del genere, bei cambi di tempo e intorno ai due minuti e venticinque un pizzico di Pat Metheny del buon tempo andato. Il tutto cantato in uno spagnolo supercomprensibile, con tanti besos e rosas a pochi metri dalle olas. Da ascoltare bevendo Chinotto & Rum (io e Guerra detestiamo la bevanda che solitamente, insulsamente, si abbina al Bacardi), succhiandolo dal bicchierone a due cannucce insieme a una donna color cioccolato (per abbronzatura o natura) in spalle nude ed espadrillas.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).