Le canzoni dell'estate/ 7

Mentre dormi di Max Gazzè

Camillo Langone

Avete presente il filmino di Rocco Papaleo intitolato provincialissimamente “Basilicata coast to coast”? Ai poveri lucani è toccato farselo piacere, a caval donato non si guarda in bocca. Il filmetto ha un'estetica agrituristica, come ha notato Andrea Di Consoli, e siccome l'Italia è piena di gente a cui piacciono gli agriturismi magari qualche cliente ce lo ha portato davvero, il filmucolo.

    Avete presente il filmino di Rocco Papaleo intitolato provincialissimamente “Basilicata coast to coast”? Ai poveri lucani è toccato farselo piacere, a caval donato non si guarda in bocca. Il filmetto ha un'estetica agrituristica, come ha notato Andrea Di Consoli, e siccome l'Italia è piena di gente a cui piacciono gli agriturismi magari qualche cliente, nelle locande fra Maratea e Scanzano Jonico, ce lo ha portato davvero, il filmucolo. A me sono piaciuti solo i titoli di coda, sia perché la pena era finita sia perché sonorizzati da “Mentre dormi” di Max Gazzè.

    Lui è l'abatino della canzone italiana, bassista e fine dicitore, stilnovista che a partire dal 1997 (“Cara Valentina”) ogni qualche anno ci regala una canzone di amor cortese. “Mentre dormi ti proteggo / e ti sfioro con le dita / ti respiro e ti trattengo / per averti per sempre”. Sono in pochi a saper pronunciare simili parole senza ridere e senza far ridere. Sono in tanti a voler sentirsi dire “Tu che sei nei miei giorni / certezza, emozione/ nell'incanto di tutti i silenzi / che gridano vita / sei il canto che libera gioia / sei il rifugio, la passione”. In questo mondo di cinici e volgari un autore così delicato è una benedizione. Da ascoltare in dolce compagnia bevendo Aglianico, qualora si sia in quota, o Fiano, se ci si trova al mare.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).