Le canzoni dell'estate/ 8

Montesole dei Pgr

Camillo Langone

Di Franco Battiato, tra film ridicoli, dischi risibili e dichiarazioni da scompisciarsi, resta solo l'ombra di una grande fama. Perciò quando l'ho visto avventarsi sulle canzoni di Giovanni Lindo Ferretti mi sono preso paura: ne farà strame? Titolo e sottotitolo (“ConFusione. Canzoni disidratate”) non sono certo rassicuranti, con quel destrutturalismo fuori tempo massimo alla Enrico Ghezzi. Insomma pensavo peggio.

    Di Franco Battiato, tra film ridicoli, dischi risibili e dichiarazioni da scompisciarsi, resta solo l'ombra di una grande fama. Perciò quando l'ho visto avventarsi sulle canzoni di Giovanni Lindo Ferretti mi sono preso paura: ne farà strame? Titolo e sottotitolo (“ConFusione. Canzoni disidratate”) non sono certo rassicuranti, con quel destrutturalismo fuori tempo massimo alla Enrico Ghezzi. Insomma pensavo peggio. Tanto per cominciare le canzoni non sono affatto disidratate e se Battiato ha asciugato i suoni PGR è stato solo per poi innaffiare con suoni suoi (nel finale di “Cronaca montana” compare una tastierina che sembra precipitata dalla “Voce del Padrone”, pianeta ormai irraggiungibile e perciò meritevole di infinita nostalgia).

    L'esito migliore è una canzone che non conoscevo,
    forse proprio perché non mi consente confronti: “Montesole” la si ascolta rapiti e miracolose risultano le voci di Giovanni Lindo (nuda, liturgica, ammirevole) e Ginevra Di Marco (nuda, casalinga, innamorevole). Le parole? L'originale è del 2002 e l'orecchio fino percepisce ancora un po' di Dossetti ma sente già arrivare Burke: “Canto chi mi ha preceduto, chi nascerà, chi è qui con me”. Spuntano pure Agostino, Bernardo e Tommaso: “Canto la guerra… Canto la pace che non è un mestiere, né un'ideologia”. Da ascoltare bevendo Lambrusco Vigna Migliolungo ben freddo, dalle parti della Pietra di Bismantova. 

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).