Mozioni di Settembre/ 3

“Su questa politica neoliberale chiedo rinnovata fiducia”

Francesco Forte

Io, fossi al posto di Berlusconi, a settembre in Parlamento parlerei così: “Il governo che presiedo si presenta al Parlamento sulla base di un programma per il prossimo triennio, che si ispira a quello con cui esso ha ottenuto la fiducia di una grande maggioranza degli italiani, tenendo conto del mutamento di situazione che ha caratterizzato la scena mondiale.

    Come scrivere e con quali contenuti l'intervento per l'Aula del premier che a settembre deciderà le sorti riformiste della legislatura? Tasse, federalismo, mezzogiorno, giustizia. Ha iniziato ieri Sergio Soave. Un concorso estivo, un gioco di società cui tutti possono partecipare.

    Io, fossi al posto di Berlusconi, a settembre in Parlamento parlerei così: “Il governo che presiedo si presenta al Parlamento sulla base di un programma per il prossimo triennio, che si ispira a quello con cui esso ha ottenuto la fiducia di una grande maggioranza degli italiani, tenendo conto del mutamento di situazione che ha caratterizzato la scena mondiale. L'Italia, che è lo stato occidentale con il più alto rapporto debito/pil e che, assieme alla Germania, è fra i paesi che sono più esposti alle vicende del commercio internazionale, ha superato il periodo peggiore della crisi economica meglio della gran parte degli altri stati, dimostrando di essere capace di fare fronte al fabbisogno finanziario a condizioni di mercato poco diverse da quelle della Germania. La disoccupazione si è accresciuta solo di 1,5 punti di pil, pur in presenza di una politica fiscale non permissiva.

    Nel sistema bancario e dell'apparato produttivo non si sono verificate le crisi e i dissesti che hanno caratterizzato le altre economie. Ciò è anche merito del governo, che ho l'onore di dirigere, che ha tenuto bene le redini in un periodo tempestoso. La recente manovra correttiva dei conti pubblici, approvata in tempi rapidi, che consente di ricondurre al 2,7 per cento il rapporto deficit /pil entro un biennio è stata basata su riduzioni di spese e su recuperi di introiti fiscali e di entrate patrimoniali, senza aumenti di imposte. La lotta all'evasione fiscale, internazionale e nazionale, che sta dando un apporto rilevante alle entrate, è una dimostrazione dei modi concreti con cui questo governo persegue il principio di legalità. Questa campagna si affianca a quella riguardante la lotta senza quartiere alla mafia, alla camorra, alla 'ndrangheta e alla criminalità connessa all'immigrazione clandestina. Sono due punti programmatici su cui chiedo la fiducia.

    Un terzo punto riguardante il principio di legalità, su cui chiedo la fiducia, è la accelerazione dei procedimenti penali, civili e amministrativi, al fine di dare luogo alla certezza del diritto. A questo riguardo oltre alle misure di accelerazione dei processi, è per noi fondamentale il ricorso all'arbitrato nelle controversie di lavoro. Il nostro governo ha anche adottato sostanziali misure di rilancio dell'economia mediante la politica tributaria e di federalismo fiscale, che costituiscono l'inizio dello svolgimento di altri due punti programmatici su cui vi chiedo la fiducia. Mi voglio riferire, innanzitutto, alla riduzione della tassazione del reddito da lavoro, in relazione ai contratti decentrati, con riferimento alla produttività e quindi all'adozione della tassazione del 10 per cento per il reddito del lavoro notturno e straordinario, in relazione a contratti come quello Fiat di Pomigliano d'Arco. Inoltre mi riferisco alla tassazione con una cedolare del 20 per cento del reddito degli affitti dei fabbricati, con la devoluzione del gettito ai comuni che sono in tal modo interessati a far emergere i contratti in nero.

    I punti su cui chiedo la fiducia sono una politica tributaria e di legislazione del lavoro favorevole alla contrattazione decentrata ispirata alla produttività e un federalismo basato sulla riduzione delle aliquote in collegamento col recupero degli imponibili e la responsabilità nella spesa. Adesso, dopo la fase del rigore, si apre quella dello sviluppo, con la privatizzazione delle imprese pubbliche degli enti locali, lo snellimento delle procedure dei contratti di appalto delle opere pubbliche, l'abolizione dell'Irap – sostituita da un contributo sanitario regionale detraibile come costo di produzione dal reddito di impresa – e una addizionale regionale all'imposta statale sui redditi. Il programma per il mezzogiorno si basa su tre grandi progetti – il Ponte sullo Stretto, l'Alta velocità e un centro di ricerca tecnologica nel mezzogiorno e sullo sviluppo delle infrastrutture – mediante procedure semplificate e gli esoneri fiscali in luogo delle sovvenzioni”.